Tutti i giorni leggiamo delle pressioni americane perché a Gaza siano risparmiati i civili, senza mai dire come risparmiarli, e senza mai dire nulla a Hamas. Come sempre si fa pressione sul buono, sapendo che col cattivo sarebbe fiato sprecato. Il risultato è che al grande pubblico arrivano i rimproveri a Israele mentre tutti hanno la sensazione che non ci sia nulla da rimproverare a Hamas. Le pressioni di Washington sono tanto forti e continue quanto insensate. E infatti Gerusalemme le disattende sovranamente. L’unico modo di risparmiare i civili sarebbe che essi obbediscano ai consigli di evacuazione e che Hamas non li usi come scudi umani. Per loro Israele, oltre che avvertirti di dove bombarderà, non può far nulla. Comunque dalla diatriba è derivata una frattura fra Israele e Usa. L’America si sente sminuita nel suo potere di intervento e Israele si sente abbandonata da un Paese che un tempo era un vero amico. Né meglio vanno le cose con l’Onu, da sempre faziosa e partigiana a favore dei musulmani. I suoi proclami, le sue condanne, le sue risoluzioni sono abbai alla luna. Quella pomposa organizzazione è tanto costosa quanto inutile e il mondo intero, ubriaco di parole, non saprebbe garantire la sicurezza di Israele. Offre soltanto consigli non richiesti, demenziali e pericolosi. Non è che, se una sciocchezza la dice Joe Biden, per ciò stesso diviene una cosa intelligente. Poi, se la dice Guterres, segretario dell’Onu, è soltanto l’ultima della serie. Tutti i terzi, dall’America in giù, parlano in base ai loro interessi. O alla loro pubblicità. Questi maestrini d’accatto posano a moralisti perché non rischiano niente; mentre Israele rischia la pelle. Ecco perché si fida soltanto delle sue armi. Se ascoltasse i governi e i giornali già non esisterebbe. Mai come in questi giorni è stato possibile misurare la distanza fra la realtà militare e la retorica. News correlate Scarica il pdf L’articolo originale è stato pubblicato da https://www.italiaoggi.it/news/se-ascoltasse-l-onu-israele-sarebbe-morta-2620553, https://rss.app/feeds/XZ1D3jMIUZ6g9VaS.xml, di Gianni Pardo Autore dell’articolo