Non possiamo saperlo: con i tamponi rapidi abbiamo solo un’indicazione qualitativa. Se compare la linea T, anche se appena accennata, il tampone è da leggere come positivo e non abbiamo indicazioni sulla carica virale. Con un risultato del genere la persona può essere contagiosa – risponde Pierangelo Clerici, presidente dell’Associazione Microbiologi Clinici Italiana. Non è mai stata dimostrata una correlazione tra bassa carica virale, quindi presunta minore contagiosità, e banda T debole. Nei test rapidi non esiste il risultato debolmente positivo come nei tamponi molecolari: esiste solo positivo o negativo e per positivo si intende qualunque tipo di intensità o colorazione. I device infatti risentono di molti fattori esterni come ad esempio la conservazione (non deve restare al caldo); anche il prelievo è importante: deve essere eseguito in modo corretto. Con una sola modalità di prelievo, ad esempio solo nasale, si rischia di avere una risposta meno completa se magari il virus è più presente in gola. È possibile che qualcuno abbia una carica virale bassa e una linea del test sottile, ma è anche possibile che una persona abbia una carica virale alta ma per motivi insiti al device appare una banda debole: la correlazione non è standardizzabile. Concludendo non è affatto detto che una linea sbiadita corrisponda a una bassa carica virale quindi le persone devono continuare a mettere in atto le precauzioni che ben conosciamo: indossare la mascherina, isolarsi e soprattutto non avere contatti con persone fragili.
8 settembre 2022 | 13:25
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, 2022-09-08 12:56:00, Molte persone scelgono di fare l’autotest per sapere se quel raffreddore o quel mal di gola di cui si soffre è davvero Covid. Spesso però la linea T del test appare sbiadita: che cosa significa e come va interpretata? Risponde Pierangelo Clerici, presidente dell’Associazione Microbiologi Clinici Italiana., Cristina Marrone