Se la politica scivola sull’olio

Se la politica scivola sull’olio

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l’editoriale Mezzogiorno, 15 settembre 2022 – 08:17 Il calo della produzione di Rosanna Lampugnani La notizia arriva da Bankitalia che ha diffuso un rapporto sulle situazioni regionali: in 15 anni, tra il 2006 e il 2021, in Puglia la produzione di olio si è ridotta del 43%. Certo, la regione é sempre ai vertici nazionali con i suoi 60 milioni di ulivi disseminati in 370 mila ettari, che rappresentano il 32% delle superfici italiane dedicate a questa coltura (fonte Coldiretti), ma resta il dato drammatico del dimezzamento produttivo. Il calo non ha colpito solo la Puglia, ma anche le altre regioni a forte vocazione olearia, in primis Calabria e Sicilia (rispettivamente -23% e -18%), ma nel Tacco le perdite si sono concentrate nell’ultimo decennio sotto l’incalzare della xylella fastidiosa, il batterio che da un’enclave del Salento é pian piano risalito fino a lambire la provincia di Bari. In dieci anni per combatterlo si è fatto tutto e il contrario di tutto e forse ora grazie alle varietà “leccino” e “favolosa”, da innestare sugli ulivi malati sarà possibile sconfiggere l’epidemia. Ma attenzione, la xylella ha distratto l’attenzione dagli altri fattori di crisi del comparto, a cominciare dalla dinamica di produttivitá media che in Puglia e in tutto il Paese si è ridotta di 9 quintali per ettaro. Banca d’Italia spiega le cause di questo andamento negativo: ridotte dimensioni delle imprese e quindi scarsi investimenti in tecniche di produzione; elevati costi di gestione degli uliveti, oggi aggravati dalla crisi energetica; basso livello di remunerazione dei produttori: in proposito la relazione ha sottolineato che il prezzo dell’olio pugliese é il più basso, non solo rispetto al prodotto top di Toscana e Liguria, ma anche rispetto a quello della concorrente diretta, la Calabria, che riesce a vendere il suo olio ad un prezzo doppio. La radiografia di Banca d’Italia é impietosa e colpisce che in tre mesi, da quando è stata resa pubblica, non si sia levata nemmeno una voce per affrontare di petto la questione. Né tanto meno in campagna elettorale, a parte qualche vago riferimento alla xylella, qualcuno si è speso per studiare, analizzare e utilizzare in positivo il rapporto di via Nazionale, a conferma che il tema dell’agricoltura é assolutamente marginale nel dibattito politico, confuso nel generico approccio alle questioni ambientali. Per affrontare seriamente il problema, drammatico per l’economia pugliese, non è sufficiente riferirsi ai fondi che qua e là sono arrivati da Roma, perché le storture sono diverse. Per esempio gli ulivi secolari, patrimonio culturale del territorio, condizionano la crescita produttiva efficiente. Il sostegno alle produzioni bio, pur meritevole, spesso si traduce in un premio per coltivazioni di nicchia, tralasciando il ruolo del sistema produttivo. E che dire – insiste Nicola Ruggiero, presidente di Oliveti d’Italia – del mancato recupero delle aree marginali, imprescindibili per la tutela del territorio e delle produzioni Dop e Igp? Il tema, dunque, va posto al centro della discussione politica, anche in questo scorcio di campagna elettorale, ma non per essere superficialmente brandito come spot o come promessa buona per l’hic e nunc, bensì come occasione per prepararsi al peggio: secondo le stime di Oliveti d’Italia, a poche settimane dall’inizio della raccolta di olive, si può ipotizzare un calo del 50% rispetto alla produzione dello scorso anno, a causa di gelate, siccità, costi energetici e, naturalmente, della xylella. La newsletter del Corriere del Mezzogiorno – PugliaSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Puglia iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 15 settembre 2022 | 08:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-09-15 06:18:00, Il calo della produzione,

Pietro Guerra

Pietroguerra.com.com è un sito web dedicato alle notizie per il personale scolastico, docenti, dirigenti scolastici, personale ATA, personale educativo, genitori e studenti

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