Quali sono i seggi «contendibili» al Sud (e perché cambia la missione di Pd e M5S)

di Monica GuerzoniÈ cambiata l’agenda. Riflettori su Puglia e Campania. Conte: nel Mezzogiorno ci danno come primo partito. Il dem Decaro: «Anche noi dobbiamo sputare sangue per portare dal Sud il maggior numero di parlamentari possibile» Il centrosinistra crede nel miracolo. Nel giorno di San Gennaro, lunedì 19 settembre, Enrico Letta sarà sul palco della Stazione marittima di Napoli assieme a Vincenzo De Luca, Pier Luigi Bersani, Roberto Speranza e Dario Franceschini. Il 20 il segretario del Pd farà tappa in diversi comuni della Campania. E dopo aver arato Sicilia, Sardegna e Puglia, nei prossimi giorni sarà in Basilicata e in Calabria alla rincorsa di Giuseppe Conte, che da settimane riempie le piazze e i vicoli della sua Puglia e studia la riscossa in Campania e Sicilia. A cambiare l’agenda dei leader sono alcuni studi che hanno spostato nel Mezzogiorno la battaglia dei partiti per la conquista di 65 seggi uninominali ritenuti in bilico. La tesi dei dem è che la crescita del M5S al Sud rubi voti al centrodestra, prosciughi la Lega e tripolarizzi la partita. Con l’effetto, secondo il Nazareno, di rendere il centrosinistra «competitivo in molti collegi» rispetto allo schieramento guidato da Giorgia Meloni. È dal grande mare dell’astensione che Letta spera di pescare negli ultimi dieci giorni. Ma deve vedersela con Giuseppe Conte, che pregusta la sua rivincita: «Nel Sud ci danno come primo partito». Per il professor Nando Pagnoncelli in genere gli indecisi saltano sul carro del vincitore, mentre in queste elezioni il Sud sembra andare in controtendenza. L’astensione starebbe premiando il M5S, ma il fondatore di Ipsos Italia non vede uno spostamento di voti consistente verso il centrosinistra a scapito del centrodestra. Anzi, sventolando le bandiere del reddito e del salario minimo Conte potrebbe rosicchiare consensi anche al Pd. Eppure al Nazareno sono convinti che la crescita del M5S, anche ai danni della Lega, abbia riaperto la partita al Sud. «Possiamo rigirare un destino che sembra già scritto», mostra di crederci Letta. E per Federico Fornaro il recupero dell’astensione può riaprire la partita su tre fronti: «Sud, giovani e donne». Al quartier generale di Conte si dicono certi di conquistare «molti seggi uninominali», a dispetto delle trappole ipermaggioritarie del Rosatellum. Il presidente dei 5 Stelle risponde a distanza al teorema di Letta: «Se togliamo voti alla destra, va bene. Mi sembra sia contento anche lui». L’ipotetica mappa dei collegi contendibili vede al centro Napoli. Per la Camera è sfida aperta a Fuorigrotta tra Luigi Di Maio, Mara Carfagna, Mariarosaria Rossi e l’ex ministro contiano Sergio Costa. «Il reddito io l’ho fatto, io lo difendo e io lo miglioro», è lo slogan di Di Maio. L’esito non è scontato anche nei tre collegi di Napoli San Carlo, Sant’Anastasia-Pomigliano d’Arco e Giugliano. Nel Pd prevedono scontro fino all’ultimo voto a Torre del Greco, dove la coalizione progressista schiera per Montecitorio il giornalista anti-camorra Sandro Ruotolo. In Sardegna, per il Senato, è ritenuto contendibile il collegio di Cagliari e a Sassari si è riaperta la sfida tra Marcello Pera, partito superfavorito con il centrodestra e il dem Gavino Manca. E in Campania la senatrice dem Valeria Valente cerca il sorpasso su Stefano Caldoro. Ma è la Puglia, per l’ex ministro del Pd Francesco Boccia, la «Stalingrado d’Italia». Il governatore Michele Emiliano, una delle tre «punte» di Letta al Sud assieme a De Luca e al sindaco di Bari Antonio Decaro, rilancia (smussandola) l’immagine che ha fatto infuriare Giorgia Meloni: «Anche noi dobbiamo sputare sangue per portare dal Sud il maggior numero di parlamentari possibile. Il Pd non deve mollare». I pronostici lasciano aperta la contesa alla Camera ad Andria e a Bari-Molfetta, dove il duello è tra il dem Abbaticchio, ex sindaco di Bitonto e Rita Dalla Chiesa (Forza Italia), che si è guadagnata qualche titolo sulle cronache locali per aver scambiato Molfetta con Giovinazzo. Il Corriere ha una newsletter dedicata alle elezioni: si intitola Diario Politico, è gratuita, e ci si iscrive qui 14 settembre 2022 (modifica il 14 settembre 2022 | 08:18) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-09-14 06:19:00, È cambiata l’agenda. Riflettori su Puglia e Campania. Conte: nel Mezzogiorno ci danno come primo partito. Il dem Decaro: «Anche noi dobbiamo sputare sangue per portare dal Sud il maggior numero di parlamentari possibile», Monica Guerzoni

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