Francesco Angelini, imprenditore monegasco, ha perseguitato per mesi la giornalista, con telefonate, appostamenti, insulti, botte. Jacobelli aveva denunciato sui social le continue aggressioni del’uomo: «Costretta a cambiare casa e abitudini»
Galeotto fu il fantasma di Mbappé.
Il playboy 51enne biasimava che la sua «fiamma» 29enne, giornalista e protagonista nel 2020 del reality di Maria De Filippi «Temptation Island», potesse essere stata con un giocatore di colore del Paris Saint-Germain: lo riassumono ora pudicamente gli atti giudiziari a proposito dei commenti dell’imprenditore monegasco Francesco Angelini (adirati e pure striati di venature linguisticamente sgradevoli) sul flirt con il bomber del Psg e della nazionale francese Kylian Mbappé, attribuito mesi fa dai giornali di gossip all’attuale conduttrice della piattaforma tv Dazn, Marialuisa Jacobelli, 1 milione e 600mila followers su Instagram.
E questo anche se i contatti della ragazza con il calciatore, di qualunque natura fossero stati, erano stati precedenti alla relazione sentimentale allacciata da Angelini e Jacobelli (figlia di Xavier, direttore di Tuttosport) tra settembre e dicembre 2021.
Da quella prima esplosione di ira, che il 2 gennaio 2022 in una stanza del Palace Hotel di Montecarlo costringe la ragazza a chiamare in aiuto un’amica dopo aver subìto uno schiaffo e il lancio di una bottiglia, Angelini inizia la sfilza di atti persecutori denunciati il 17 giugno da Jacobelli alla Squadra Mobile di Milano — «pesante turpiloquio afferente la sfera sessuale, aggressioni fisicamente condotte, messaggi ripetuti e sempre mortificanti, ossessiva volontà di conoscere movimenti e frequentazioni» – che hanno ora indotto il gip milanese Livio Cristofano a ordinare la custodia cautelare in carcere del «molestatore seriale e compulsivo, incapace di accettare le decisioni dissenzienti delle sue compagne e contenere la propria parossistica e immotivata gelosia».
Sulla valutazione del pm Pasquale Addesso ha pesato l’analogia con lo stalking di una precedente compagna che Angelini aveva patteggiato nel 2018 a 2 anni di pena sospesa, e il passaggio dalle parole ai fatti (di percosse) a inizio aprile a casa di Jacobelli. In mezzo, un martellamento di 600 mail di insulti e minacce, 278 telefonate alla giovane, 1.072 a sua madre, appostamenti testimoniati dalle 1.422 volte nelle quali i tabulati del telefonino dell’uomo lo localizzano vicino casa della giornalista.
Come spesso accade tra perseguitata e stalker, «lui voleva convincermi a dargli un’altra possibilità», e per un certo periodo «ho cercato di assecondare» l’uomo conosciuto a Londra a una partita del Chelsea, «tanto da non interrompere completamente la frequentazione. Il 23 gennaio per il mio compleanno organizzò un week end a Parigi», ma, «dopo aver visto una mia foto su Instagram, ha iniziato a insultarmi con le solite frasi “sei una mignotta” e “ti rovino”. Da quel momento ho capito che dovevo troncare la relazione. Tuttavia è capitato si presentasse a casa mia e in alcune occasioni cercavo di calmarlo facendolo entrare in casa».
Come l’1 aprile, quando però «sono stata nuovamente vittima della sua follia con insulti, minacce di morte, calci ai polpacci, spinte e sberle sul viso»; scena che si ripete il 3 aprile quando «mi ha afferrato per il collo e poi mi ha scagliato un borsone addosso, sempre con minacce di morte» e in seguito con appostamenti sotto casa, pedinamenti in palestra, suonate al citofono. Tali da indurla «a cambiare casa» e «non pubblicare sul mio profilo Instagram foto o video per paura di essere localizzata». Un «grave disagio emotivo», riassume il gip, che le ha «instillato una sensazione di costante preoccupazione per la propria incolumità e di deterioramento della propria attività professionale connotata da una dichiarata popolarità mediatica».
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1 luglio 2022 (modifica il 1 luglio 2022 | 22:30)
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, 2022-07-01 20:23:00, Aveva denunciato sui social le continue aggressioni del’uomo con cui aveva intrattenuto una breve relazione sentimentale. «Costretta a cambiare casa e abitudini», Redazione Milano