di Redazione Cultura
A dare l’annuncio la moglie. celebri le sue copertine per il «New Yorker», «Paris Match» o «L’Express». Il cordoglio sui social del presidente Macron
«Il piccolo Nicolas» perde il suo secondo padre: il fumettista francese Jean-Jacques Sempé, noto anche per le sue vignette umoristiche per la stampa, in particolare sulla prestigiosa rivista «New Yorker», è morto giovedì 11 agosto. Aveva 89 anni. Ad annunciare la scomparsa è stata la moglie, Martine Gossieaux Sempé. «Il fumettista Jean-Jacques Sempé è morto in pace questa sera (…) nella sua casa per le vacanze, circondato dalla moglie e dagli amici più cari», ha riferito anche Marc Lecarpentier, suo biografo e amico.
Grande maestro francese dell’umorismo e della poesia, Sempé ha tracciato dagli anni ‘50 a oggi un’opera piena di bonomia: dai disegni per il «New Yorker», «Paris Match» o «L’Express» fino agli album del «Piccolo Nicolas» . Sempé è stato uno degli artisti più richiesti dal «New Yorker» con un centinaio di copertine disegnate di suo pugno. Iniziata nel 1978, la sua collaborazione con la celebre rivista americana è proseguita fino al 2019. L’annuncio della sua scomparsa ha provocato numerosi omaggi e reazioni, in ambito politico, economico, mediatico e artistico, sia in Francia che all’estero. «La tenera ironia, la delicatezza dell’intelligenza, il brio: non potremo dimenticare Jean-Jacques Sempé. Ci mancheranno terribilmente il suo sguardo e la sua matita. Dal “Piccolo Nicolas” a “Monsieur Lambert”, ha avuto l’eleganza di rimanere sempre leggero senza che nulla gli sfuggisse», ha scritto il presidente Emmanuel Macron in un post su Instagram, accompagnato dall’ultimo disegno pubblicato dall’artista.
«Sempé era il disegno, era il testo. Era il sorriso e la poesia. A volte era la lacrima negli occhi di una risata. Il mio pensiero va alla sua famiglia e ai suoi cari», ha reagito il primo ministro Elisabeth Borne, sul suo account Twitter, all’unisono con diversi membri del governo. «Sempé non c’è più, ma i suoi disegni rimarranno senza tempo. Mi hanno accompagnato a Beirut, a Parigi, a New York», ha twittato il ministro della Cultura francese, Rima Abdul Malak. «Con tenerezza, poesia e malizia, un umorismo che si apre all’infinito e alla libertà assoluta, ci ha insegnato a guardare il mondo con gli occhi di un bambino».
Sempé, c?était le dessin, c?était le texte.
C?était le sourire et la poésie.
C?était parfois la larme à l?oeil de rire, ce soir, elle est d?émotion.Mes pensées vont à sa famille et à ses proches. pic.twitter.com/YBefhf6I7j
— Élisabeth BORNE (@Elisabeth_Borne) August 11, 2022
Sempé n?est plus là, mais ses dessins resteront intemporels. Ils m?ont accompagnée à Beyrouth, à Paris, à New York. Avec tendresse, poésie et malice, un humour qui se déplie à l?infini et une liberté absolue, il nous a appris à regarder le monde avec un regard d?enfant. pic.twitter.com/jmeogzZ2mX
— Rima Abdul Malak (@RimaAbdulMalak) August 11, 2022
Nato nel 1932 a Pessac, vicino a Bordeaux, Sempé ha pubblicato nel corso della sua carriera una cinquantina di album, da «Sincere amicizie» a «Diari di bordo» e soprattutto «Il piccolo Nicolas», che a oggi hanno venduto circa 15 milioni di copie. Figlio naturale, spesso picchiato e affetto da balbuzie, il fumettista non ha avuto l’infanzia del suo eroe Nicolas, cresciuto con Goscinny nella Francia idealizzata degli anni Cinquanta. Ha venduto le sue prime tavole nel 1950 a Sud Ouest, firmate con la sigla «Dro» (da «to draw», disegnare in inglese). Dal «Piccolo Nicolas», creato nel 1959 con René Goscinny (morto nel 1977), Jean-Jacques Sempé ha pubblicato quasi un album all’anno e ha firmato un centinaio di prime pagine sulla stampa.
Un autobus su un ponte che attraversa la Senna di notte, musicisti, ciclisti, un mangiatore di fuoco, scene di Central Park o dei Giardini del Lussemburgo… In ciascuna delle sue opere troviamo i suoi temi preferiti: la piccolezza dell’uomo nella natura, la sua solitudine in città, i suoi litigi, il suo essere ridicolo e le sue eccessive ambizioni, i limiti dello spirito di squadra. Nel suo ultimo disegno, pubblicato sul numero del 4-10 agosto di «Paris Match» e che ritrae un pittore in pieno esercizio in un ambiente rurale, Sempé aveva scritto: «Pensa a non dimenticarmi». Un’opera definitiva che sembra un addio premonitore.
12 agosto 2022 (modifica il 12 agosto 2022 | 02:55)
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