Sentinelle, tutor, cittadini: 15 milioni di euro per lesercito delle Comunità educanti

Sentinelle, tutor, cittadini: 15 milioni di euro per lesercito delle Comunità educanti

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di Paolo Foschini

Oltre 150 progetti selezionati, quasi duemila organizzazioni coinvolte, poco meno di 15 milioni di budget: l’impegno del bando a favore delle Comunit educanti promosso da Con i Bambini grazie al Fondo per il contrasto della povert educativa minorile

Centocinquantadue progetti selezionati su oltre settecento proposte presentate. A realizzarli saranno 1.953 organizzazioni tra enti del Terzo settore, scuole, imprese, enti locali e altre istituzioni, sostenute complessivamente con oltre 14,5 milioni di euro. Sono questi i numero principali del bando Comunit educanti, il primo del suo genere in Europa con un impatto di sistema a livello nazionale, promosso da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povert educativa minorile. Il concetto di comunit educante – sottolinea il presidente Marco Rossi-Doria – un approccio cruciale e trasversale dell’intera strategia di intervento del Fondo perch occorre una responsabilizzazione collettiva rispetto ai processi educativi e di crescita dei giovani. Sostenere le comunit educanti vuol dire prendersi cura, dare forza alla riflessione sul campo e alle competenze di donne e uomini che tengono unita l’Italia perch si occupano di bambini e bambine, ragazzi e ragazze esclusi e fragili. Significa davvero investire sul futuro del Paese.

Tra le diverse azioni dei progetti sono previsti interventi in co-progettazione con le famiglie, gli stessi ragazzi e gli altri attori della comunit educante, iniziative capaci di coinvolgere attivamente genitori e cittadini, prevedendo delle figure di supporto quali ad esempio le sentinelle di comunit, i community worker, i tutor comunitari, professionisti o volontari (dal tabaccaio all’edicolante, dal pensionato agli stessi ragazzi). Molte azioni prevedono inoltre attivit attorno ai luoghi di ritrovo dei ragazzi e delle comunit (dal bar al mercato rionale, dalla palestra o dal centro aggregativo alla biblioteca, dal parco alla scuola vissuta fuori dall’orario scolastico) affinch il dialogo e la partecipazione siano sempre pi vivi. Tutto ruota infatti attorno al concetto allargato di educare, inteso come azione svolta non solo dalla famiglia e dalla scuola, ma anche da tutti quegli attori che ruotano attorno ai bambini e ai ragazzi. Una responsabilit collettiva da svolgere in maniera coordinata: ad essere al centro, quindi, non sono tanto gli interventi rivolti direttamente ai minorenni, quanto i processi di attivazione e strutturazione delle relazioni tra i componenti della comunit.

Si apre quindi un grande cantiere educativo, che interesser comunit educanti in tutte le regioni d’Italia (59 al Nord, 33 al Centro e 60 nel Sud e nelle isole) per i prossimi due anni: dai quartieri delle grandi citt ai borghi appenninici, alle reti di comuni (es. nella Locride in Calabria o nel Mantovano in Lombardia). Ad accompagnarli, gli uffici di Con i Bambini e l’Istituto per la Ricerca Sociale, incaricato anche della valutazione finale dell’intervento nel suo complesso. Questo bando – prosegue e conclude il presidente Rossi-Doria – rappresenta la prima azione di sistema a livello nazionale, necessaria non solo per affrontare efficacemente il fenomeno della povert educativa minorile, ma anche per innovare i processi di sviluppo del Paese partendo davvero dai giovani e da tutto il mondo che ruota attorno ad essi: scuola, famiglia, coetanei, quartiere, organizzazioni di Terzo settore, istituzioni, imprese, per generare opportunit di crescita non solo per loro ma per tutto il Paese.

3 febbraio 2023 (modifica il 3 febbraio 2023 | 00:39)

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