Serie dell’anno, tra i premiati  Zerocalcare e Verdone

Serie dell’anno, tra i premiati Zerocalcare e Verdone

Spread the love

di Stefania Ulivi

«Strappare lungo i bordi» serie più innovativa. I reboot di Muccino («A casa tutti bene») e Özpetek («Le fate ignoranti») sono le migliori serie dell’anno

Nastro dell’anno a Zerocalcare per la sua Strappare lungo i bordi, serie più innovativa . Ex equo tra Gabriele Muccino per A casa tutti bene (da lunedì sul set per la seconda stagione) e Ferzan Özpetek per Le fate ignoranti, miglior serie della stagione 2021-22. Vita da Carlo di Verdone la più votata tra i titoli originali. Dopo quella dell’anno scorso, una sorta di numero zero, ieri a Napoli prima edizione dei Nastri Grandi Serie, assegnati dal Sngci (Sindacato nazionale giornalisti cinematografici).

Sedici i titoli — targati Netflix, Sky, Prime, Raifiction — su cui si sono concentrati i riconoscimenti consegnati a Palazzo Reale. Come attori hanno vinto Maria Chiara Giannetta per Blanca e Luca Argentero per Doc. Nelle tue mani («Mi sono trovato a interpretare un uomo che perde un figlio e non lo ricorda, mentre tornavo a casa la sera da mia moglie incinta. Un privilegio raccontare una categoria in prima linea»). Tra i non protagonisti premiati Ambra Angiolini e Anna Ferzetti, la coppia de Le fate ignoranti , Eduardo Scarpetta per L’amica Geniale e Storia di chi fugge e di chi resta («È da un po’ che mi va sempre meglio. Il David per Qui rido io, ora questo»). Riconoscimenti anche a Max Tortora (Tutta Colpa di Freud e Vita da Carlo) e a Monica Guerritore (Vita da Carlo e Speravo de morì prima): «È il primo premio della mia vita. E lo dedico a tutti gli attori di teatro come me, quelli a cui se dicono di interpretare una romana, come è stato per la madre di Totti, si mettono a studiare a lo fanno».

Per la categoria Crime, premio a I bastardi di Pizzofalcone dai romanzi di Maurizio De Giovanni («Una serie apripista», secondo il protagonista Alessandro Gassmann, a cui è andato uno dei Nastri speciali). Per la commedia ha prevalso Bangla di Emanuele Scaringi e Phaym Bhuiyan. Tra i film tv, altro ex aequo tra Yara di Marco Tullio Giordana e Sabato, domenica e lunedì di Edoardo De Angelis

I Premi Biraghi Serie ai due esordienti Caterina De Angelis e Antonio Bannò (Vita da Carlo) e Nastro speciale all’autrice Lisa Nur Sultan e all’intero cast femminile di Studio Battaglia: Barbora Bobulova, Lunetta Savino, Miriam Dalmazio, Marina Occhionero e Carla Signoris. A Domenico Procacci il nastro per «miglior regista esordiente» per Una squadra .

4 giugno 2022 (modifica il 4 giugno 2022 | 21:54)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-06-04 20:01:00,

di Stefania Ulivi

«Strappare lungo i bordi» serie più innovativa. I reboot di Muccino («A casa tutti bene») e Özpetek («Le fate ignoranti») sono le migliori serie dell’anno

Nastro dell’anno a Zerocalcare per la sua Strappare lungo i bordi, serie più innovativa . Ex equo tra Gabriele Muccino per A casa tutti bene (da lunedì sul set per la seconda stagione) e Ferzan Özpetek per Le fate ignoranti, miglior serie della stagione 2021-22. Vita da Carlo di Verdone la più votata tra i titoli originali. Dopo quella dell’anno scorso, una sorta di numero zero, ieri a Napoli prima edizione dei Nastri Grandi Serie, assegnati dal Sngci (Sindacato nazionale giornalisti cinematografici).

Sedici i titoli — targati Netflix, Sky, Prime, Raifiction — su cui si sono concentrati i riconoscimenti consegnati a Palazzo Reale. Come attori hanno vinto Maria Chiara Giannetta per Blanca e Luca Argentero per Doc. Nelle tue mani («Mi sono trovato a interpretare un uomo che perde un figlio e non lo ricorda, mentre tornavo a casa la sera da mia moglie incinta. Un privilegio raccontare una categoria in prima linea»). Tra i non protagonisti premiati Ambra Angiolini e Anna Ferzetti, la coppia de Le fate ignoranti , Eduardo Scarpetta per L’amica Geniale e Storia di chi fugge e di chi resta («È da un po’ che mi va sempre meglio. Il David per Qui rido io, ora questo»). Riconoscimenti anche a Max Tortora (Tutta Colpa di Freud e Vita da Carlo) e a Monica Guerritore (Vita da Carlo e Speravo de morì prima): «È il primo premio della mia vita. E lo dedico a tutti gli attori di teatro come me, quelli a cui se dicono di interpretare una romana, come è stato per la madre di Totti, si mettono a studiare a lo fanno».

Per la categoria Crime, premio a I bastardi di Pizzofalcone dai romanzi di Maurizio De Giovanni («Una serie apripista», secondo il protagonista Alessandro Gassmann, a cui è andato uno dei Nastri speciali). Per la commedia ha prevalso Bangla di Emanuele Scaringi e Phaym Bhuiyan. Tra i film tv, altro ex aequo tra Yara di Marco Tullio Giordana e Sabato, domenica e lunedì di Edoardo De Angelis

I Premi Biraghi Serie ai due esordienti Caterina De Angelis e Antonio Bannò (Vita da Carlo) e Nastro speciale all’autrice Lisa Nur Sultan e all’intero cast femminile di Studio Battaglia: Barbora Bobulova, Lunetta Savino, Miriam Dalmazio, Marina Occhionero e Carla Signoris. A Domenico Procacci il nastro per «miglior regista esordiente» per Una squadra .

4 giugno 2022 (modifica il 4 giugno 2022 | 21:54)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, Stefania Ulivi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.