Nessuna delle 5 stagioni di «The Crown» la fortunata serie Netflix che racconta i 70 anni di regno di Elisabetta II, è stata bersaglio di critiche e polemiche come quest‘ultima uscita il 9 novembre sulla piattaforma. A partire dalle accuse di «mancanza di tatto» per via della morte recente della regina. Stavolta, va detto, la missione era davvero sfidante: raccontare, se pur in modo romanzato, fatti molto recenti della storia della famiglia reale che sono stati già ampiamente registrati dalla stampa e dalla tv. E nonostante la produzione Netflix abbia ribadito che The Crown è fiction e non documentario è pur vero che del periodo scelto, ovvero gli anni che vanno dal 1992 al 1996, esistono ricostruzioni e documenti da cui è impossibile prescindere. Insomma, tutto ciò che si poteva dire sui Windsor è già stato detto.
La stagione racconta uno dei momenti in cui la popolarità della regina e dell’istituzione monarchica scendono ai minimi storici soprattutto per via delle faccende private dei figli di Elisabetta (interpretata ora da Imelda Staunton). Ma sullo sfondo c’è anche la recessione economica e la presenza sempre più invadente e influente della stampa scandalistica inglese che riusciva a tenere in scacco la credibilità della famiglia e comprometterne l’immagine: sono gli anni dei potenti tabloid di Rupert Murdoch, disposti a spendere grosse cifre pur di aggiudicarsi foto e registrazioni private.
Al centro degli episodi, riecco, dunque i momenti clou del gossip reale del tempo: le intercettazioni delle telefonate intime tra il futuro re, Carlo, e l’amante storica Camilla, l’intervista bomba di Diana alla Bbc, la sua storia d’amore con il medico anglo-pakistano Hasnat Khan, l’esordio sulla scena di Dodi Al Fayed. Il tutto rielaborato con trovate narrative più o meno riuscite. Ma andiamo con ordine.
9 novembre 2022 | 07:02
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, 2022-11-09 11:41:00, Verità storica o finzione? La quinta stagione di The Crown racconta le vicende della famiglia reale inglese dal 1992 al 1996: la crisi dei matrimoni dei figli di Elisabetta, la recessione, la crisi della monarchia, Elisa Messina