Tendenze
di Alessandro Bergonzi22 nov 2022
Da Bloomingdale a Sephora e Rinascente, la grande distribuzione si è accorta del mercato dei sex toys, mettendo a catalogo (per ora solo online) questi prodotti. Allo stesso modo anche le star di Hollywood come Gwyneth Paltrow e Dakota Johnson hanno firmato e lanciato linee dedicate alla ricerca del piacere. Quello che un tempo era considerato un settore di nicchia, quasi un tabù per molti consumatori, entro il 2026 secondo l’Osservatorio «Global Sexual Wellness Market», raggiungerà i 125,1 miliardi di dollari, ad un tasso di crescita del 12,4% l’anno (erano a 62 miliardi nel 2020). Il merito in gran parte è ascrivibile alle soluzioni offerte dall’e-commerce, che tra acquisti online e consegne anonime, hanno aiutato sempre più curiosi a vincere la timidezza e lanciarsi in un nuovo mondo.
Un affare per i Vip
A trascinare il comparto del sexual wellbeing, come ora viene definito, è soprattutto il mercato d’Oltreoceano. Gwyneth Paltrow ha lanciato da anni il suo sexy shop sulla piattaforma di vendite online Goop, in cui si possono acquistare candele all’odore di parti intime, vibratori e giochi per adulti. Nel 2021 la start up americana Get Maude, ha puntato su Dakota Johnson, ora co-creative director, raccogliendo investimenti per un totale di 10 milioni di dollari. Nel corso dello stesso anno ne ha raccolti 4 milioni anche Dame Products, fondata da una sessuologa in collaborazione con un ingegnere meccanico.
L’unione di Wow Tech e Lovehoney ha invece dato vita a un vero e proprio colosso mondiale con un fatturato di 400 milioni di dollari e circa 700 dipendenti. Interessante anche il caso dei marchi forhims e forhers, la cui offerta va oltre prodotti e oggetti per il piacere e include soluzioni per eventuali problemi o disfunzioni: fondata nel 2017, la società che aggrega i due marchi nel 2022 è valutata 1,6 miliardi di euro.
Il mercato italiano
Con un valore complessivo di circa 600 milioni di euro (secondo le stime dell’Osservatorio Dafne), in Italia sono presenti sia realtà affermate che start up pronte a sfruttare le opportunità di un mercato in rapida ascesa.Tra le prime c’è Mysecretcase, che da quando è stata fondata nel 2014 da Norma Rossetti ha raccolto più di 4 milioni di euro di investimenti, tra cui fondi di venture internazionali come R301 Capital. Ancora prima, nel 2010, era partita l’iniziativa «La valigia rossa»: realtà di multilevel marketing creata da Cristina Luzzi e Natalia Guerrero Fernández che proponeva (e continua a farlo) incontri tra donne per parlare e diffondere una maggior cultura della sessualità, promuovendo la vendita di prodotti per salute, benessere e piacere. Ancora, negli ultimi anni si è affacciata al mercato Y Spot, azienda milanese che utilizzando materiali sicuri e certificati punta a normalizzare i sex toys, portandoli fuori dal cassetto.
Dafne, dal turismo ai sex toys
Tra i nuovi progetti, nella primavera 2022 è partito Dafne, startup di sexual wellbeing, avviata da Lucia Testa, Rodolfo Lironi e Giacomo Cattaneo che in precedenza avevano contribuito al lancio e alla crescita di Musement, la piattaforma dedicata al turismo acquisita da Tui nel 2018. In particolare, Dafne punta sulla qualità Made in Italy in un comparto che si basa su prodotti spesso prodotti in Cina. «L’obiettivo della Startup – sostengono i tre cofondatori – è quello di raggiungere un’ampio pubblico puntando su sostenibilità e genderless. Ad oggi abbiamo in catalogo “Petro”, dildo in vetro borosilicato infrangibile creato a mano, raffreddabile e riciclabile al 100%, lubrificanti e oli da massaggio totalmente naturali, e stiamo lavorando al lancio di nuovi prodotti con cui ampliare la gamma». Per questo motivo, la startup ha aperto il capitale, raccogliendo il sostegno degli investitori per realizzare i sex toys del futuro. «Come sempre – aggiungono gli imprenditori – il mercato d’oltroceano è in grado di fornirci in anticipo la fotografia e i dati che questo settore in pochi anni esprimerà anche alle nostri latitudini. Abbiamo scelto di abbracciare questa tendenza per innovarla con la qualità di materiali, a basso impatto ambientale, design e la manifattura che il Made in Italy garantisce».
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, 2022-11-22 18:07:00, Bloomingdale, Sephora e Rinascente li vendono online, Dakota Johnson e Gwyneth Paltrow hanno creato le loro linee, ma anche le start up italiane cercano di cogliere le opportunità di un settore in crescita che non costituisce più un tabù, Alessandro Bergonzi