Morta a Crotone Shahida, la capitana del Pakistan di hockey. Fuggiva dalla sua terra perché era perseguitata

Morta a Crotone Shahida, la capitana del Pakistan di hockey. Fuggiva dalla sua terra perché era perseguitata

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di Alessandro Fulloni, inviato a Crotone

Tra le vittime anche l’afghano Wazri, la moglie e i 2 figli. Mahdeh 16 anni, invece, era partita sola da Herat Il cugino: Voleva una vita migliore

Abbiamo ricevuto una mail dalla Federazione pachistana di hockey: ci chiedevano informazioni sulla capitana della loro nazionale femminile, Shahida Raza, 27 anni. A loro risultava che fosse sulla Summer Love, il caicco naufragato domenica all’alba. Cos ho girato la richiesta alla Scientifica che mi ha dato la conferma: la giocatrice era nell’elenco delle vittime. Giuseppe Pipita, 54 anni, il direttore de il Crotonese, diffusissimo bisettimanale cittadino. Si sempre occupato di cronaca e la sciagura di questo sbarco l’ennesima che racconto da trent’anni. Dopo ogni strage mi capita regolarmente di ricevere richieste d’informazioni da parte dei familiari delle vittime. S, i giornali locali servono anche a questo….

In questi giorni in Pakistan — dove l’hockey assai praticato — la stampa sta dando ampio risalto alla storia di Shahida. Secondo il quotidiano Tribune l’atleta della nazionale — tesserata con il Balochistan United e che aveva avuto pure un passato da calciatrice — aveva deciso di affrontare i rischi della traversata pur di scappare dalle persecuzioni che nel suo Paese prendono di mira le donne e anche la sua etnia, quella hazara sciita bersagliata dall’Isis. Non solo. Sembra che si fosse separata dal compagno e forse anche per questo aveva deciso di raggiungere l’Europa. Aveva una figlia, ma non chiaro se la piccola fosse a bordo del battello affondato.

Ieri, intanto, la camera ardente allestita dal Comune al Palazzetto dello Sport alle 9 e 30 stata visitata da centinaia di persone, non solo di Crotone ma provenienti da tutta la Calabria. Tanti gli studenti con i loro professori, poi mamme e pap, nonni e nipoti. Verso le 10 e 30, con un pullman messo a disposizione dalla Prefettura, arrivano i familiari delle vittime, quelli che vivono in Europa, soprattutto in Germania e Olanda. Una settantina in tutto, accompagnati dentro al Palasport da carabinieri e polizia. Scene strazianti. Ci sono padri e madri che urlano, toccano le casse, accarezzano le targhe in ottone con nomi e cognomi. Queste sono 28 in totale mente le restanti, una quarantina circa, identificano i corpi con delle sigle. La speranza che gli specialisti della Scientifica riescano a trovare al pi presto le generalit mancanti anche comparando il Dna.

Mentre dentro un imam si inginocchia per pregare, al di fuori, seduto nel tendone allestito sul piazzale davanti al Palazzetto dalla Croce Rossa, un rifugiato afghano sulla quarantina, Jamshidi Gulaqa, residente a Taranto, piange nel guardare delle foto al cellulare. Attendevo l’arrivo di mio cugino Wazri Zainlfarghi ma lo Ionio si portato via lui, i due figli piccoli, Mortza, un bimbo di 6 anni, e la sorellina Mehrsana, di 3. Tutti dispersi mentre la moglie Sodina stata trovata in spiaggia senza vita. Wazri in passato aveva lavorato nella sicurezza nazionale e i talebani da tempo lo avevano preso di mira, per questo motivo lo avevo convinto a raggiungermi in Italia….

Un’altra storia quella che riguarda Leila, una donna sulla trentina ricoverata con il figlio Martim, 10 anni, al San Giovanni di Dio. Sono in discrete condizioni ma lei distrutta — il racconto che arriva da Mohamed Diafari, un parente che vive a Monaco di Baviera da 23 anni — perch ha perduto le due figlie. La salma della diciassettenne Mariam riposa nella camera ardente mentre di Niyayesh, 7 anni, non si sa nulla, sparito tra le onde a 150 metri dalla spiaggia di Cutro. Quanto al loro pap, stato ucciso due anni fa dai talebani e per questo Leila aveva scelto di lasciare l’Afghanistan. la stessa decisione presa dalla sedicenne Mahdeh, partita da sola da Herat dopo aver detto ai suoi genitori che voleva una vita migliore. Lo racconta suo cugino Fazil, 30 anni, giunto dalla Germania per avere sue notizie. Ora disperato: Il corpo di Mahdeh non stato trovato. Come faccio adesso a dirlo ai suoi?.

1 marzo 2023 (modifica il 1 marzo 2023 | 23:21)

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