Muore il ragazzo di 16 anni che martedì pomeriggio chiusosi in casa nel bagno si è sparato con la pistola del padre. La polizia indaga sui motivi che hanno spinto il sedicenne a premere il grilletto. Nella sua stanza gli agenti non hanno trovato biglietti di addio. Sembra che il ragazzino sia stato rimproverato qualche ora prima dai genitori, ma resta da chiarire se il gesto estremo possa essere collegato a quel rimprovero o se dietro ci sia altro.
Oltre ai familiari probabilmente saranno sentiti anche i docenti per capire se avesse di recente voti bassi che potrebbero averlo preoccupato e, soprattutto, se avesse problemi con i compagni.
Tra le ipotesi da scartare episodi di bullismo o cyberbullismo, che arriveranno anche dall’analisi del cellulare e del computer del ragazzo.
Non si esclude nessuna pista, come avviene in questi casi: dai problemi di rendimento scolastico, a una delusione sentimentale, fino al bullismo o l’istigazione al suicidio.
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