inizia la legislatura Mezzogiorno, 13 ottobre 2022 – 08:10 L’emozione dei debuttanti e le voci sul governo: Fitto ministro, Sisto e D’Attis sottosegretari di Rosanna Lampugnani Dalla Puglia arriveranno a Roma in 40 per prendere possesso di 27 scranni della Camera e 13 del Senato. In realtà molti di loro sono nella Capitale da lunedì, da quando si sono aperte le porte di Montecitorio e di palazzo Madama per consentire a tutti di fare le foto che compariranno sui tesserini, sui siti, mentre per i neoeletti – i pugliesi sono 18 – sarà importante studiare la cartina dei Palazzi fornita dalle Camere, per potersi muovere agevolmente tra l’aula e gli uffici dei gruppi, tra la buvette e il ristorante, tra la barberia e la bottega dove sarte brave e accorte sono sempre pronte a rifinire l’orlo del pantalone. Il veterano FittoInsomma la XIX legislatura inizia oggi e la Puglia sarà rappresentata ai massimi livelli da Raffaele Fitto, il veterano entrato in Parlamento nella XV legislatura e che, dopo la parentesi a Bruxelles, torna a Roma, eletto con Fratelli d’Italia, da ministro per gli Affari europei in pectore. Il suo è stato l’unico nome su cui in queste settimane, dopo il voto del 25 settembre, nessuno ha avuto da ridire, almeno pubblicamente, è entrato ministro nella rosa dai petali caduchi e lì è rimasto perché sarà lui il vero plenipotenziario di Giorgia Meloni in Europa, dove lascia la copresidenza del gruppo dei Conservatori e riformisti. Va però anche detto, per la cronaca, che ieri a tarda sera nell’inner circle di Meloni qualcuno avvertiva: «Non c’è nessuna certezza». E allora, passando al condizionale, si può aggiungere che ci sarebbe un’altra poltrona importante pronta per un pugliese: il forzista Paolo Sisto potrebbe tornare in via Arenula da sottosegretario alla Giustizia, in alternativa, ma in un altro dicastero, toccherebbe al compagno di partito Mauro D’Attis. Più politico, ma di grande importanza, il ruolo che svolgerebbe Marcello Gemmato, fedelissimo di Meloni, la quale che lo vorrebbe vice del gruppo di Montecitorio. L’emozione dei nuoviSe ancora nelle ultime ore a tenere banco è stato il toto ministri, per le reclute il momento cruciale resta l’ingresso in aula: per quanto “ridimensionati” – da 630 a 400 deputati, da 315 a 200 senatori, oltre quelli a vita – gli emicicli di Camera e Senato, sono per tutti un luogo sacro e dalle forti emozioni. «Solo oggi sto capendo fino in fondo cosa mi è successo», confidava ieri Davide Bellomo, arrivato dalla Regione Puglia a Montecitorio, dietro le insegne della Lega. «Dopo una mattinata spesa negli adempimenti burocratici, un caffè al bar interno, pardon, si chiama buvette, ho provato a sbirciare dentro l’Aula, anche per avere un momento tutto per me, da solo nel grande emiciclo vuoto, ma era chiusa a chiave e dunque dovrò attender domani», cioè oggi. Per l’avvocato barese, che si definisce «operatore di diritto» e che quindi ha studiato e applicato le leggi, ritrovarsi nel luogo dove quelle stesse leggi vengono elaborate, discusse e approvate è un momento di grande impatto emotivo, a cui si è preparato con cura. Ieri ha pranzato con i colleghi in un ristorante vicino a Montecitorio, Maxelà di via delle Coppelle, specializzato nei primi della cucina romana e nei secondi di carne Fassona e dopo una notte in albergo oggi farà il suo ingresso in Aula: per l’occasione ha scelto un vestito blu, con cravatta dello stesso colore, con piccoli disegni, a meno che non opti all’ultimo momento per quella che un amico gli ha regalato, facendogliela trovare nel negozio di Marinella, vicino alla Camera. Poi, da domani, Bellomo comincerà la nuova avventura, utilizzando l’esperienza fatta in consiglio regionale «ma sono consapevole che è un po’ come aver letto fin qui dei ricettari, mentre ora dovrò mettermi ai fornelli». Gli altri Emozionato sì, come tutti, del resto, ma Filippo Melchiorre, discepolo di Pinuccio Tatarella, a Montecitorio ci arriva con maggior sicurezza, grazie ai 27 anni trascorsi nel Comune di Bari. Nessun ruolo gli estraneo, da semplice consigliere di maggioranza a quello di opposizione, da assessore a capogruppo, «il mio è un bagaglio di esperienza accumulato sul territorio e questo mi è stato riconosciuto da tutti: in questi giorni ho ricevuto 11 mila messaggi dello stesso tenore, tutti, anche colleghi di estrema sinistra, mi hanno detto: il Senato te lo sei meritato». Molti degli altri neoeletti ieri erano irraggiungibili, come il pd Claudio Stefanazzi impegnato in una riunione di gruppo, così come non è stato possibile raggiungerlo telefonicamente Isabella Piccolotti di Alleanza Verdi e Sinistra, il pentastellato Antonio Trevisi, i forzisti Rita Dalla Chiesa, Giacomo Gatta, Vito De Palma e Andrea Caroppo, che lascia Bruxelles per Roma; nemmeno il collega di Bellomo, Toti Di Mattina e neanche i neoparlamentari di FdI Maria Nocco, Ignazio Zullo, Annamaria Fallucchi, Giandomenico Lasalandra, Mariangela Matera, Saverio Congedo, Giovanni Maiorano e Dario Iaia, ma certamente anche per tutti loro questa sarà una giornata indimenticabile. La newsletter del Corriere del Mezzogiorno – PugliaSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Puglia iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 13 ottobre 2022 | 08:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-10-13 06:10:00, L’emozione dei debuttanti e le voci sul governo: Fitto ministro, Sisto e D’Attis sottosegretari,