«Siamo 7 e siamo felicii guai sono le bollette»

di Nicolò Fagone la Zita

Lei, 49enne torinese, casalinga, il marito tornitore. Nonostante non siano facoltosi (l’Isee ammonta a 8 mila euro l’anno) hanno scelto comunque di diventare genitori di 5 bambini, che oggi hanno dai 9 ai 17 anni. «Non siamo ricchi ma non viviamo di rinunce»

«Diventare madre è l’esperienza più bella della vita, o almeno lo è stato per me. La prima volta che rimasi incinta avevo un contratto a tempo determinato, e nonostante le promesse non mi è stato rinnovato. Da lì ho fatto la mamma a tempo pieno, e insieme a mio marito abbiamo dato alla luce altri 4 bambini. Adesso siamo in 7, e non potrei essere più felice».

Mary Lucchitto, 49 anni, torinese, si definisce «una casalinga», mentre il compagno, Rocco, lavora come tornitore a Rivoli. Nonostante non siano una famiglia facoltosa, l’Isee ammonta a 8 mila euro l’anno, hanno scelto comunque di diventare genitori di 5 bambini, che oggi hanno dai 9 ai 17 anni. «Molti dicono: preferisco averne solo uno per non fargli mancare nulla. E lo capisco. Ma dipende cosa si intende con quella frase. I miei figli non hanno mai fatto feste di compleanno fuori casa e non indossano scarpe da 100 euro, ma hanno tutto l’amore che gli serve per crescere bene. E così superano anche i nostri limiti. La più grande ad esempio è in Argentina perché ha vinto una borsa di studio al 100%. Non è una vita di rinunce, dipende dalle priorità. Certo quando sono piccoli è più facile, non hanno grandi richieste e non si lamentano se si passano i vestiti fra di loro. Adesso si avvicinano all’adolescenza e sarà un po’ più complicato. Ma sono sicura che non avremo problemi. Al massimo si troveranno un lavoretto da fare nel weekend».

E nonostante la pandemia, l’inflazione e la guerra in Ucraina, Mary possiede una contagiosa fiducia verso il futuro: «Credo molto nella provvidenza – ammette – anche quando abbiamo avuto l’ultima bambina, che ha la sindrome di down, non abbiamo avuto dubbi. A volte non si deve agire con la razionalità, ma con il cuore. E poi possiamo contare su dei nonni eccezionali».

Pochi mesi fa sono anche riusciti ad acquistare casa, a Mirafiori Sud. «Dopo aver vissuto 2 anni in un alloggio di 70 mq, ci siamo decisi. Per fortuna la banca ci ha accordato un mutuo trentennale».

Mary però non nasconde alcuni disagi: «L’assegno unico ci penalizza – racconta – mentre la Regione, per il voucher scuola, da 4 anni ci ripete che abbiamo i requisiti ma non hanno abbastanza fondi per soddisfare tutti. E quando l’Inps ritarda nei pagamenti, tra bollette e spesa, sono guai. E poi gli anni di contributi per chi ha più figli iscritti a scuola sono stati abbassati, da 26 a 21 anni. Cinque in meno per ogni figlio. Se lo Stato, a livello nazionale e regionale, aiutasse di più le famiglie, forse oggi non parleremmo di denatalità.

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2 novembre 2022 (modifica il 2 novembre 2022 | 21:47)

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, 2022-11-02 20:51:00, Mary, Rocco e i 5 figli. «Non siamo ricchi e non viviamo di rinunce», N. F. L. Z.

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