politica Mezzogiorno, 1 settembre 2022 – 08:24 L’ex sindaco, oggi leader di Up, presenta le liste al Modernissimo: «Mi sono candidato per amore di Napoli e la difenderò in Parlamento» di Simona Brandolini «Siamo noi la vera sinistra, il resto sono colori sbiaditi», cioè Fratoianni e Bonelli alleati del Pd. «E io sono il vero Piero De Luca», dice il candidato di Unione popolare omonimo del figlio del governatore. «Siamo l’unica forza radicale, ambientalista e pacifista», spiega al cinema Modernissimo il leader di Up, Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli per la prima volta, dopo tante annunciate, candidato in Parlamento. C’è entusiasmo, ma ci sono anche attacchi feroci agli avversari (Giorgia Meloni in testa). Sicuramente, e non era scontato, in venti giorni questa aggregazione tra DeMa, Potere al Popolo, ManifestA e Rifondazione comunista, è riuscita a raccogliere 65 mila firme per presentare le liste. Dopodiché i sondaggi per ora li attestano ben sotto il 2 per cento e quindi lontani dal quorum («siamo una forza minoritaria con aspirazione maggioritaria», spiega l’ex sindaco). E se il Terzo Polo parte dall’agenda Draghi, Unione popolare lancia l’agenda Robin Hood: in soldoni più tasse ai ricchi per finanziare servizi. Promettendo il «riscatto del Sud» contro «le massomafie, le lobby, i poteri forti». Le parole chiaveSe si dovesse schematizzare programma e idee, bisognerebbe usare delle parole chiave. Politica estera: si parte dal pacifismo, dal ripudio della guerra, dal superamento della Nato, de Magistris più che definirsi europeista e atlantista, si dice «meridionale» e dunque voce di tutti i popoli fragili, degli oppressi. Un esempio? «Sono cittadino onorario palestinese e ho anche il passaporto palestinese e per Unione Popolare lo Stato di Palestina e l’autodeterminazione del popolo palestinese sono obiettivi centrali della nostra politica estera. Vogliamo finalmente pace e coesione tra arabi e israeliani – dice -. Sbaglia Salvini a continuare a seminare la politica dell’odio e del rancore parlando di Gerusalemme capitale di Israele. Il popolo palestinese non può più essere oppresso in violazione del diritto internazionale e delle risoluzioni dell’Onu». Reddito di cittadinanza: «Noi diciamo sì al Reddito di cittadinanza inteso come reddito per le povertà, con maggiori controlli senza abusi, però siamo quelli che vogliono mettere in campo, cosa che non hanno fatto i partiti del governo Draghi, politiche attive per il lavoro». E quindi salario minimo (10 euro lordi). Autonomia differenziata: «L’autonomia differenziata significa spaccare ancora di più l’Italia in due, i più deboli sempre più deboli e i più forti sempre più forti. È il colpo di grazia che le forze del governo Draghi daranno al Sud e a tutti i sindaci di Italia. Con noi questo non accadrà». Chi c’è In sala qualche ex assessore comunale, l’ex grillina Paola Nugnes, Donatella Chiodo, il fratello Claudio. Il listone dem è soprannominato il «cocomero», perché rosso-verde. Tra i candidati la presidente dell’associazione transessuali Napoli, Loredana Rossi. Nell’introdurla de Magistris dice: «La presenza di Loredana è la dimostrazione che sui diritti delle persone non abbiamo eguali. È sbagliato anche leggere sulla scheda elettorale uomini e donne. Lo cambieremo». Si alternano Giuliano Granato, di Potere al popolo, Elena Coccia, Domenico Ciruzzi, Piera Aiello testimone di giustizia che ringrazia i magistrati, «il mio è stato Paolo Borsellino». Due sono candidati, ma con il Movimento 5 Stelle e sono Federico Cafiero de Raho e Roberto Scarpinato. L’ex pm su loro dice: «De Raho e Scarpinato sono stati due ottimi magistrati, sono due amici, sono persone che non potranno che far bene se vanno in Parlamento. Poi, se vogliamo fare una valutazione politica, hanno sbagliato parte». Ma poi prosegue: «Conte, in questa campagna elettorale, dice che sta dalla parte giusta, ma sto cercando di chiedergli qual è questa parte: è stato con Salvini, con il Pd, con Renzi, con Marcello Dell’Utri e Berlusconi. Se fossi Scarpinato e de Raho sarei stato dall’altra parte e sarei stato più cauto piuttosto che stare con chi si siede allo stesso tavolo di governo con il partito di Dell’Utri, che secondo alcune ricostruzioni giudiziarie, sarebbe nato come effetto collaterale della trattativa con Cosa nostra», conclude l’ex sindaco. Che è candidato anche all’uninominale, nel collegio del suo Vomero. E parla già vittorioso: «Mi sono candidato per amore della mia città. In Parlamento difenderò Napoli al contrario di quanto hanno fatto sinora i parlamentari nominati e catapultati a Napoli e che non hanno fatto l’interesse della città e del suo popolo. Lavorerò per i bisogni e le opportunità indipendentemente dai colori politici del sindaco in carica, contrariamente a quanto hanno fatto contro la nostra amministrazione i partiti del sistema». La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 1 settembre 2022 | 08:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-09-01 06:38:00, L’ex sindaco, oggi leader di Up, presenta le liste al Modernissimo: «Mi sono candidato per amore di Napoli e la difenderò in Parlamento»,