Sicilia, la giunta Schifani annuncia: tornano le Province (saranno sei)

Sicilia, la giunta Schifani annuncia: tornano le Province (saranno sei)

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la riforma Mezzogiorno, 3 marzo 2023 – 18:27 Erano state abolite dal governatore Crocetta, ora le reintroduzione: ci saranno anche le tre citt metropolitane di Palermo, Messina e Catania di Roberto Chifari stato avviato il percorso per la reintroduzione delle Province in Sicilia, con l’elezione diretta di presidenti e Consigli. L’abolizione degli enti intermedi, nove anni fa, con l’istituzione delle Citt metropolitane e dei Liberi consorzi promossi dal governo di Rosario Crocetta. Con questo testo onoriamo un impegno assunto con i siciliani in campagna elettorale, e soprattutto diamo risposta a un’esigenza sentita non soltanto in Sicilia, ma in tutto il Paese, come dimostrano le iniziative legislative presentate in Parlamento e in fase avanzata di discussione. Per questo sono ottimista su un iter veloce in Ars, attraverso anche un confronto con tutte le forze politiche, rispetto al quale siamo sempre disponibili, dice il presidente della Regione Renato Schifani, presentando il disegno di legge sulla riorganizzazione delle Province e delle Citt metropolitane adottato in mattinata dalla giunta. Il testo della riformaNel dettaglio, le Province saranno sei pi le tre Citt metropolitane di Palermo, Catania e Messina; il progetto di riforma individua gli organi di governo e la loro composizione, introducendo la figura del consigliere supplente; stabilisce le quote rosa nelle liste, con almeno un quarto delle candidature riservato a donne; prevede la doppia preferenza di genere, come nei Comuni; introduce il collegio unico per l’elezione del presidente della Citt metropolitana e della Provincia, la divisione della circoscrizione elettorale in collegi per l’elezione dei consiglieri provinciali, in modo da dare adeguata rappresentanza a tutti i territori. Il riordinoPer le province con popolazione superiore al milione di abitanti sono previsti 36 consiglieri e massimo 9 assessori; per quelle tra cinquecentomila e un milione di abitanti, 30 consiglieri e fino a 7 assessori, mentre quelle con meno di 500.000 abitanti potranno eleggere 24 consiglieri e le giunte avranno massimo sei assessori. Il ddl fissa le competenze dei nuovi organismi. La cancellazione delle Province, fortemente voluta dal governo dell’epoca e rivendicata dalle forze che lo sostenevano nel Parlamento regionale – ha aggiunto Schifani – partiva dal presupposto della riduzione dei costi della politica, ma ha determinato un vuoto nei processi decisionali e amministrativi che ha penalizzato in maniera evidente l’erogazione di servizi importanti per i cittadini e per la tutela del territorio, oltre a ridurre gli spazi di democrazia diretta e di espressione politica. Il numero di consiglieri e di assessori sar inferiore rispetto a quello del passato, secondo una logica di sobriet che guarda al contenimento dei costi e di snellezza e efficienza dei nuovi enti. Il sistema elettoraleIl sistema elettorale adottato sar il proporzionale con metodo D’Hondt per l’assegnazione dei seggi alle liste. L’entrata in vigore della legge, dopo l’approvazione in Assemblea regionale, condizionata all’abrogazione della legge Delrio da parte del Parlamento nazionale. 3 marzo 2023 | 18:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA , , https://www.corriere.it/rss/politica.xml,

Pietro Guerra

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