Sicilia, giardino del mondo, ma luogo che dall’Unità d’Italia in poi purtroppo si è trasformata da terra di immigrazione a terra di emigrazione. Anche se negli ultimi anni si è assistito ad un fenomeno particolare, trasformandosi contemporaneamente anche in terra di immigrazione per le popolazioni provenienti da varie parti del mondo.
94.943 studenti scomparsi in 10 anni
Dall’analisi storica dell’andamento della popolazione scolastica effettuata e divulgata in questi giorni dall’USR Sicilia, emerge che il numero di alunni dall’anno scolastico 2013/2014 a quello in corso è passato da 773.425 a 678.482, con un decremento complessivo pari a 94.943 alunni negli ultimi 10 anni. Per quanto riguarda l’anno scolastico in corso, 2022/2023, si registra un decremento di alunni pari a 12.151 rispetto l’anno scolastico 2021/2022.
Alla base del fenomeno il calo demografico della popolazione residente, causato da un decremento fisiologico, ma soprattutto dal fenomeno emigratorio che sta, letteralmente, spopolando la Regione. Basti pensare che la Sicilia “partecipa” al fenomeno emigratorio tra le Regioni italiane con una percentuale del 23%, preceduta dalla sola Campania (dati Istat). Ad andar via sono soprattutto i giovani, tra il 2012 e il 2021 la Sicilia ha perso in totale 37.340 laureati che si traduce in altrettanti nuclei familiari e di conseguenza future generazioni.
Saldo che potrebbe essere ancora più disastroso senza i 186.195 residenti provenienti da altri paesi, che rappresenta oggi nell’Isola il 3,9% del totale della popolazione.
Meno scuole
Il Decremento degli studenti comporta anche un decremento delle istituzioni scolastiche, con un dimensionamento della rete che ha visto in 10 anni il passaggio dalle 889 istituzioni scolastiche nell’anno scolastico 2013/2014 alle attuali 812, 77 in meno.
Numeri per province
Il report dell’USR mostra anche l’andamento per l’anno scolastico in corso, 2022/2023, confrontato con l’anno scolastico precedente delle variazioni per provincia. In particolare, nell’anno scolastico in corso le istituzioni scolastiche sono 812 con un numero di plessi (punti di erogazione del servizio) pari a 5.808. Il numero degli alunni è pari a 678.482, distribuiti in 35.769 classi. Per quanto riguarda il personale scolastico, si rilevano 63.249 docenti su posti comuni e 25.425 docenti su posti di sostegno, 22.235 personale amministrativo, tecnico e ausiliario (AT) e 155 personale educativo (PED).
I sindacati
Flc Cgil, Cisl Scuola, e Uil Scuola hanno emanato una nota sulla situazione che lascia trasparire allarme e preoccupazione.
Se da un lato, infatti, l’organico rimane invariato, ci saranno 178 posti in meno per la costituzione delle classi in deroga, ovvero quelle classi che non rispettano gli indici di status sociale, economico, culturale e di dispersione scolastica previsti dalla legge. Altra questione sollevata ha riguardato i docenti di sostegno, che, ricordano i sindacati, ha visto nel 2022/23 più della metà dei docenti assunti su posti in deroga. Il comunicato integrale
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