le amministrative
Mezzogiorno, 14 marzo 2022 – 12:58
Il Partito democratico punta su un nome, Miceli, che è ancora da convincere. Silenzio assoluto da parte del Movimento 5 stelle che attende alla finestra
di Roberto Chifari
A due mesi dalle amministrative, a Palermo poco o nulla si sa di quelle che saranno le alleanze politiche, tanti nomi di papabili candidati e zero programmi elettorali. Insomma tanta confusione, nonostante le elezioni di Palermo avranno come conseguenza diretta quella di decidere condizionare anche le regionali di novembre. Ciò che emerge è la spaccatura del centrodestra che si presenta ai nastri di partenza con tre candidati. Il Partito democratico punta su un nome che è ancora da convincere. Silenzio assoluto da parte del Movimento 5 stelle che attende alla finestra.
Forza Italia spaccataLe divisioni all’interno di Forza Italia sarebbero state innescate dalla riunione svoltasi ieri sera all’Ars, in collegamento telefonico anche con Silvio Berlusconi e alla presenza della senatrice Licia Ronzulli, venuta a Palermo per fare il punto sulle prossime elezioni comunali e regionali. All’incontro non hanno partecipato alcuni esponenti del partito come gli assessori regionali Marco Falcone, Gaetano Armao e Marco Zambuto. Nel corso della riunione è stata decisa la candidatura di Francesco Cascio, esponente di Fi, a sindaco di Palermo. Candidatura che era già uscito allo scoperto lo scorso ottobre in occasione del congresso regionale di Forza Italia a Mazara del Vallo, ecco perché Cascio è stato uno dei nomi tenuti in caldo fino alla fine. Non tutti però, vorrebbero convergere su Cascio, ex presidente dell’Ars e tornato a fare il medico nell’ultima legislatura. Ci sono molti dubbi sul suo profilo. In seguito alla spaccatura all’interno del partito e agli attacchi da parte di alcuni esponenti azzurri, come l’assessore Marco Falcone che ha definito “ondivaga” la gestione di Miccichè sollecitando una riorganizzazione del partito. E così oggi sono rimbalzate voci su un possibile addio all’incarico di coordinatore regionale di Forza Italia dopo le regionali. Voci di corridoio che sono state subito smentite dallo stesso Miccichè.
La Lega punta su ScomaSe ne parlava da tempo, ma adesso è ufficiale: Francesco Scoma è il candidato della Lega. La decisione di schierare un leghista – così come FdI e FI hanno proposto loro candidati – è stata annunciata da Nino Minardo, coordinatore regionale del partito di Matteo Salvini. «La candidatura a sindaco di Palermo da parte della Lega mi onora e mi responsabilizza ancora di più nel percorso di servizio ai cittadini iniziato tanti anni fa e che negli ultimi due anni si è incentrato per impedire alla sinistra di continuare a mortificare i palermitani – commenta Scoma, deputato della Lega e segretario di presidenza della Camera -. Mi auguro che le validissime e diverse proposte avanzate dagli altri partiti del centro destra possano trovare rapidamente una sintesi per permettere al centrodestra di vincere e dare soluzioni ai tanti problemi irrisolti di questa città».
Fratelli d’Italia coon Carolina VarchiSecondo una nota di Fratelli d’Italia, il primo vertice sulle amministrative a Palermo è servito a definire la lista dei candidati a Sala delle Lapidi ed a ribadire la scelta di offrire alla coalizione di centrodestra la candidatura a sindaco di Carolina Varchi. Fratelli d’Italia, inoltre, ha avviato una serie di confronti con associazioni e categorie. Tra gli eventi in programma gli Stati generali del Commercio, che si terranno a Palermo il prossimo 28 marzo.
Il passo in avanti di CalendaCarlo Calenda, segretario di Azione, nei giorni scorsi è stato a Palermo per presentare la candidatura di Fabrizio Ferrandelli che ci riprova dopo le elezioni del 2012 e del 2017. Al terzo tentativo, l’ex delfino di Leoluca Orlando, prova a correre con Azione. «Non posso negare che in passato il lavoro di Orlando abbia rilanciato Palermo – aveva spiegato Calenda -, né che sia una figura di grande cultura. Ad oggi però nessuno ha presentato un progetto per Palermo. Tuttavia questa città ha bisogno di qualcosa di nuovo, che compensi gli errori commessi negli ultimi anni soprattutto per quanto riguarda servizi pubblici e gestione delle finanze. A Palermo avete avuto tante sciagure ma vi auguro di non avere il M5s in giunta. E agli amici del Pd mi sento di dire abbandonate l’abbraccio mortale dei 5 stelle. Cuffaro, Miccichè e compagnia non fanno parte del nostro perimetro – ha proseguito Calenda che rivolgendosi ancora al Pd ha aggiunto: «Venite con noi a fare una proposta riformista e costruttiva. E la stessa cosa dico all’area sana moderata e liberale di centrodestra. Poi loro faranno le loro scelte ma la sensazione è che a nessuno interessi Palermo e la utilizzino per la partita elettorale alle Regione».
Il faccia a faccia nel Pd per convergere su MiceliL’ incontro tra il presidente del consiglio nazionale degli architetti Franco Miceli e i vertici nazionali del Partito democratico è previsto per oggi a Roma, con un faccia a faccia che dovrebbe dare l’ufficialità della candidatura di Miceli. Il nome su cui ha deciso di convergere il partito democratico è ormai questo. In un primo momento Miceli si era defilato sostenendo che non c’erano le condizioni politiche, ma sembra che le parti siano più vicine. All’incontro dovrebbero partecipare Francesco Boccia, ministro degli Affari regionali e responsabile enti locali della segreteria nazionale del Pd, e il siciliano Giuseppe Provenzano, vice segretario nazionale del partito. Sinistra Civica Ecologista rilancia: «la candidatura di Franco Miceli è l’unica opzione in campo. Chiediamo senso di responsabilità a PD e M5S».
Il M5S frena su MiceliUna parte del Movimento 5 stelle frena sulla candidatura di Franco Miceli. Il leader nazionale Giuseppe Conte avrebbe avuto un incontro conoscitivo. Conte sa che l’unico nome fattibile è quello di Miceli considerando che dalla sua ala non è stato presentato nessun nome. Di sicuro si attende da capire seil Pd convincerà e sosterra il presidente dell’Ordine degli architetti.
Progetta Palermo per Rita BarberaTra gli outsider c’è il nome di Rita Barbera, ex direttrice del carcere Ucciardone, oggi corre per Palazzo delle Aquile sostenuta da un movimento di semplici cittadini che rivendica di non avere alcun legame con la politica dei partiti. La sua lista civica è Progetta Palermo.
14 marzo 2022 | 12:58
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