le comunali Mezzogiorno, 21 marzo 2022 – 21:56 A Palermo il responsabile enti locali del Pd: «A Miceli mandato pieno, bisogna guardare a campo largo». Ieri l’ok del M5S dopo una spaccatura interna. Il fronte che lo sostiene si allarga, ora spetta al presidente dell’Ordine degli architetti sciogliere la riserva di Ch. Ma. Adesso tocca a Franco Miceli. Dopo il via libera del M5S, che sul nome si era spaccato, la “benedizione” definitiva dei democrat, spetta ora al presidente dell’Ordine degli Architetti sciogliere la riserva e decidere se correre come sindaco di Palermo in rappresentanza di una “coalizione civica”, come l’ha definita Francesco Boccia, responsabile enti locali del Pd, a margine dell’assemblea provinciale del partito nel capoluogo siciliano. Miceli dovrà dunque decidere se accettare «un mandato che dovrà tenere conto delle esigenze di tutti i partiti del campo largo nel quale noi crediamo», ha aggiunto Boccia. Patto per PalermoCon la convergenza del Pd, che segue quella del M5s, si allarga e rafforza dunque il fronte progressista a sostegno della candidatura di Miceli. «Il nostro obiettivo – ha spiegato Boccia – è ambizioso, partendo dall’unità dei progressisti e dei riformisti chiediamo anche alle forze politiche che credono nel progetto di Letta per il 2023 di unirsi attorno al progetto che faccia di Palermo la capitale del Mediterraneo». Poi Boccia ha sottolineato che Miceli «è espressione di un grande civismo della città e come Gaetano Manfredi a Napoli è valore aggiunto di una coalizione. Nessuno a Napoli si chiede se Manfredi è candidato del Pd, della Sinistra, del Movimento 5 stelle e dei tanti partitici civici che lo hanno sostenuto. Deve essere un candidato di una coalizione che ha una visione su Palermo e chiederemo a tutti i partiti che sottoscrivono il patto di essere conseguenti, esattamente coma accaduto con Manfredi con il quale abbiamo fatto un patto, è stato garante del patto, abbiamo chiesto a Manfredi di allargare la coalizione e lo chiederemo anche a Franco Miceli. Poi o si sta da questa parte o si sta con i sovranisti, antieuropeisti e amici di Putin. Non c’è una terza via – ha sottolineato Boccia -. E lo dico a chi pensando di collocarsi al centro aspetta di decidere». «Si decide oggi il futuro di Palermo – ha osservato – e anche quello della Regione Sicilia perché è disastrosa l’amministrazione di Musumeci. Se Palermo non riparte con una visione progressista chiara, è difficile che anche la Sicilia possa ripartire». Il sì del M5SDomenica il via libera a Miceli del Movimento 5 Stelle, dopo che tra i grillini si era creata una spaccatura tra il fronte che aveva immediatamente detto sì al presidente del consiglio nazionale dell’ordine degli architetti – Steni Di Piazza e Adriana Varrica – e chi, come il deputato regionale Giampiero Trizzino, anche lui possibile candidato, con alcuni consiglieri comunali aveva messo in discussione il metodo. Nel primo pomeriggio, al termine di una riunione on line con il presidente Giuseppe Conte, deputati nazionali, regionali e consiglieri comunali, è arrivato l’ok a Miceli. Il sostegno a Miceli «Franco Miceli può essere la persona migliore per interpretare un progetto inclusivo e vincente per Palermo alle prossime elezioni amministrative», scrive su Facebook Mariangela Di Gangi, che con il movimento #FacciamoPalermo era stata candidata come sindaca, intervenendo nel dibattito sulla scelta del candidato progressista per la carica di sindaco. «Franco Miceli è il miglior candidato possibile per rappresentare la coalizione progressista, per vincere le prossime elezioni amministrative, per governare con visione e passione la città di Palermo», ha detto l’assessore comunale Giusto Catania di Sinistra Civica Ecologista. «Quella di Miceli è una candidatura autorevole e vincente», per il deputato regionale Claudio Fava, «e sicuramente saprà costruire, insieme alla coalizione, una squadra forte che sappia valorizzare quanto di buono ha saputo esprimere la società palermitana in questi anni. Il centrosinistra vince quando si dimostra capace di affrontare le sfide e di non chiudersi nei suoi fortini. Nessun baratto romano né improponibili scorciatoie verso modelli inattuabili in Sicilia: si affronti questa campagna elettorale assieme a Miceli con coraggio e partecipazione». 21 marzo 2022 | 21:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-03-23 07:38:00, A Palermo il responsabile enti locali del Pd: «A Miceli mandato pieno, bisogna guardare a campo largo». Ieri l’ok del M5S dopo una spaccatura interna. Il fronte che lo sostiene si allarga, ora spetta al presidente dell’Ordine degli architetti sciogliere la riserva,