di Gaia Piccardi
Sotto di due set, Jannik Sinner riprende la partita in mano come al terzo turno con l’ungherese Fucsovics, ma si arrende al quinto. Ai quarti il greco sfider il ceco Lehecka, finalista NextGen
passato un anno, il ragazzo cresciuto: il risultato finale cambia assai perch a decidere il vincitore serve il quinto set per, ahinoi, resta immutata la sostanza. Tra Jannik Sinner e Stefanos Tsitsipas la spunta ancora sempre il greco, i testa a testa salgono 5-1 e il salto di qualit dell’azzurro, presente nei fatti, stenta a concretizzarsi: il numero 4 del mondo troppo forte per lui. Di poco, ma pi forte.
Nel 2022, quarti di finale dell’Australian Open, Tsitsipas fu il casus belli che spalanc la crisi gi strisciante con coach Riccardo Piatti , quella sconfitta cos netta (6-3, 6-4, 6-2) provoc in Sinner la delusione profonda (e poco lucida) che lo spinse a separarsi dal mentore appena tornato da Melbourne ed eccoci qua, dodici mesi e due allenatori dopo (Vagnozzi per gli affari correnti, Cahill come tutor), un altro kappa in cinque set (6-4, 6-4, 3-6, 4-6, 6-3), questa volta negli ottavi, quindi a Jannik nel ranking mancher una manciata di punti vitali per mantenere lo status di top 20 (oggi n.16). Il cambio di guida tecnica, dodici lunghi mesi in pi sul circuito, i quarti raggiunti in tutti gli Slam l’anno scorso, i tre chili di muscoli di pi addosso (Vagnozzi dixit, ma visibile a occhio nudo) per reggere gli urti spaventosi del tennis alla fine non bastano.
Al cospetto del dio greco Jannik abbagliato, non gli mancano le soluzioni per stare al passo per nei momenti decisivi la concretezza a difettare, il potenziale rimane imploso ed un peccato mortale perch il tabellone dell’Australian Open da quel lato spalancato: nei quarti invece del numero 6 del tabellone Auger-Aliassime c’ il giovane ceco Lehecka (finalista a Next Gen a Milano) e poi, in semifinale, il vincente tra il russo Khachanov e l’americano emergente Sebastian Korda, figlio d’arte (il padre Petr conquist l’Australia nel 1996), killer di Hurkacz.
Il primo set non pu cominciare peggio. Sinner al servizio: errore di dritto, altro errore di dritto, terzo errore di dritto. Break Tsitsipas. appena iniziato, ma il match gi in salita. La passivit di Sinner condiziona tutto il primo set, il contro break all’ottavo game illude (4-4) perch il greco si riprende subito il maltolto grazie all’ennesimo sbaglio di dritto del rivale (11 errori non forzati nel primo parziale) e chiude 6-4. Il secondo set sembra seguire la falsariga del primo: break del greco al terzo game (2-1), il solito dritto a tradire l’italiano che per reagisce immediatamente, avanti appaiati fino al 4-4, quando il greco si prende il game con un vincente di dritto e chiude il set ai vantaggi grazie all’errore di rovescio di Jannik (6-4). L’impressione di assistere a una Cavalcata delle Valchirie a singhiozzo, il diesel Sinner che carbura senza mai riuscire a cambiare definitivamente marcia (troppa fretta, in certi momenti), contro una sinfonia di Mozart: Tsitsipas, oltre a una maggiore esperienza, ha pi tennis nel braccio, pi soluzioni tra cui scegliere, mille opzioni a disposizione, tanto da non offrire mai a Sinner due palle uguali. E l’altoatesino, che d il meglio di s quando gioca sul ritmo, in pressione crescente sul rivale, soffre dannatamente.
Nel terzo set l’azzurro spreca malamente quattro preziosissime chance di break nel secondo game, gi la rimonta complicata, ogni regalo di Sinner a Tsitsipas una picconata sul morale. Come il passante di dritto che Jannik spara addosso a Tsitsipas a rete nel quarto game, altra palla break buttata, per poi l’altoatesino bravo — con una palla corta — a capitalizzare il momento di appannamento del greco: 3-1 Sinner, primo break strappato dopo due ore e tre minuti di corpo a corpo. Comincia un altro match. Con qualche incertezza di troppo Sinner allunga (4-1, 5-2), Tsitsipas attraversa un passaggio di poca lucidit, bada soprattutto a gestire le energie in vista del quarto set, che Jannik non riesce a garantirsi sul servizio del greco (tre set point sprecati — aiuto — nell’ottavo game: 5-3) per si annette sul suo: 6-3 con tre ace di fila.
Nel quarto prosegue l’appannamento fisico di Tsitsipas. meno brillante, meno reattivo, meno tutto. E Sinner giustamente, sostenuto dal servizio, ne approfitta. Break del 2-1, 3-1 grazie a un dritto a mezza rete del greco, in rottura prolungata. Qui contano i 21 anni di Jannik, la sua freschezza atletica, le energie che Stefanos sembra aver smarrito per strada. cambiata l’inerzia del match, con il pubblico che tifa per il quinto set. Tsitsipas annulla con la battuta tre occasioni del 4-1 Sinner (3-2), ma in apnea, gioca impiccato dalla pressione di una rimonta che si sta compiendo sotto i suoi occhi, si aggrappa a classe e orgoglio: annulla tre mortifere palle break al settimo game (4-3), salvandosi dal tracollo. 5-3, 5-4, il momento di chiudere il set e a Sinner, con il servizio a disposizione, non trema il braccio: due ace, un doppio fallo millimetrico, servizio vincente, game e set (6-4). Si va al quinto.
Il set decisivo comincia con Jannik che affossa in rete il pi facile degli smash, fosco presagio. Per l’azzurro, contro un avversario non ancora tornato alla brillantezza dei primi due parziali, continua a usare con maestria la palla corta, arma in pi del repertorio. 1-1. L’equilibrio totale, Tsitsipas ritrova tocco e vole corte, la bellezza assoluta al cospetto della violenza dei colpi di Sinner. Che ha un drammatico passaggio a vuoto nel quarto game: 0-40 sul suo servizio con tre donazioni gratuite alla Grecia, miracoloso recupero (40-40), 2-2 con cinque punti di fila. Salvataggio in corner, dimostrando di avere una gran voglia di vincere questa partita. Ma, sotto sotto, sono prove tecniche di break per il greco. Sale la percentuale di prime di Tsitsipas, adesso per Sinner pi difficile rispondere. chiaro che, a questo punto, il sottile margine tra i due lo scavano i dettagli.
Sinner, chiamato al dunque, barcolla. Sprofonda di nuovo 0-40 sul suo servizio, Stefanos scivola e picchia il ginocchio sinistro per questa volta non perde il treno. un dritto lungo dell’altoatesino a consegnare al numero 4 del mondo il break decisivo. 4-2 Tsitsipas. Che apre le ali e non si fa pi riprendere. 5-2, 6-3 in cima a 4 ore spaccate di leale battaglia. Con due set di vantaggio, il greco aveva perso la finale del Roland Garros 2021 da Djokovic: lasciare che riaccadesse, sarebbe stato peccato mortale. Sinner fallisce la seconda rimonta della carriera da 2-0 sotto (l’altra con Fucsovics al terzo turno di Melbourne), dimostra progressi contro un top player, lo fa tremare per, negli attimi decisivi di un confronto che avrebbe potuto far svoltare la stagione e la carriera, gli manca ancora la freddezza per fare la differenza. Prove tecniche di campione in fieri. Il cantiere, che era aperto, rimane spalancato. C’ da lavorare, Jannik lo sa. Il problema, se di problema si pu parlare, che lo sanno anche gli altri.
22 gennaio 2023 (modifica il 22 gennaio 2023 | 13:30)
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