Smart working, Naddeo (Aran): È regolato nei contratti: addio emergenza, ora tocca agli enti

Smart working, Naddeo (Aran): È regolato nei contratti: addio emergenza, ora tocca agli enti

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La trasformazione del mercato del lavoro ha preso un percorso inaspettato con la pandemia globale. Da misura di emergenza, lo smartworking sta rapidamente diventando un pilastro nel panorama lavorativo, modificando radicalmente l’organizzazione del lavoro.

A spiegarlo è Antonio Naddeo, presidente dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, in una nota.

Nel corso degli ultimi mesi, il lavoro agile e il lavoro da remoto sono stati regolamentati dai contratti collettivi del pubblico impiego. Ora, spetta alle singole amministrazioni fare un passo avanti e implementare tali disposizioni. Il cambio di prospettiva è fondamentale: non più soluzioni tampone, ma una visione a lungo termine che vede nello smartworking un reale vantaggio per lavoratori e amministrazioni.

Inizialmente, le norme a favore dello smartworking sono state adottate per facilitare particolari categorie di lavoratori, come i lavoratori fragili o i genitori con figli minori di 14 anni. “Ora, è il momento di andare oltre – afferma Naddeo – occorre implementare lo smartworking nelle nuove organizzazioni del lavoro e trasformare le amministrazioni in organizzazioni orientate agli obiettivi. È il momento di abbracciare questa evoluzione e sfruttare appieno i vantaggi dello smartworking nella pubblica amministrazione.”

Le recenti dichiarazioni del ministro per la Pa, Paolo Zangrillo, confermano l’orientamento in questa direzione: l’obiettivo è lavorare sulle organizzazioni delle amministrazioni, sulla definizione degli obiettivi, sul ruolo dei dirigenti, evitando di intervenire con obblighi e prescrizioni normative.

Lo smartworking può offrire numerosi vantaggi, tra cui maggiore flessibilità, riduzione dei costi operativi, miglioramento dell’equilibrio tra lavoro e vita privata, aumento della produttività e attrazione di nuovi talenti. Le prospettive sono dunque ottimistiche:

“L’adozione generalizzata dello smartworking – conclude Naddeo – può portare ad una trasformazione positiva delle nostre amministrazioni e del mercato del lavoro nel suo complesso.”

La sfida per la pubblica amministrazione ora sarà quella di attuare le misure necessarie per realizzare questa visione, in modo da trasformare l’emergenza in un’opportunità duratura.

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