La Sardegna è stata oggetto di un reportage nientemeno che del Times. I motivi però non sono purtroppo positivi. Il quotidiano britannico infatti sottolinea come nell’isola, che vanta tante bellezze a livello paesaggistico ed esprime grandi potenzialità in termini di qualità della vita, ci sia una netta prevalenza di anziani e pochissimi giovani.
Il problema di fondo è la mancanza di lavoro. Il reporter del Times intervista una coppia di Oristano (tra i 20 e i 30 anni) in pizzeria con altri coetanei. Lui laureato in Scienze della comunicazione, disoccupato nonostante aver fatto 30 domande per un posto di lavoro. Nulla da fare. E senza lavoro è impossibile crearsi un’indipendenza, acquistare o affittare casa e metter su famiglia con dei figli. Una condizione normale, che riguarda anche gli altri coetanei della coppia: “una cosa che abbiamo tutti in comune è che non abbiamo figli”. Il 71% degli italiani al Sud tra i 18 e i 34 anni vive ancora con i genitori.
Senza le condizioni di lavoro necessarie, anche la creazione di asili nido, previsti dal PNRR, non risolve il problema. La difficoltà nel trovare impiego colpisce naturalmente anche le donne. I luoghi si spopolano, i giovani vanno via (diminuzione del 40% negli ultimi vent’anni) e le coppie non fanno figli. “Nei centri urbani vi è una sensazione spettrale” spiega il cronista.
Il dato che purtroppo caratterizza la Sardegna sul tasso di natalità è inferiore a un bambino per donna (0.95), record negativo in Europa. E la proiezione, se non cambierà nulla, è che la popolazione sarda si dimezzi entro il 2050.
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