di Alessandra Muglia
E’ la battaglia pi sanguinosa da quando il governo ha lanciato un’offensiva contro il gruppo terroristico legato ad Al Qaeda lo scorso agosto. Le autorit di Mogadiscio sostengono di aver respinto l’attacco ma il gruppo jihadista canta vittoria
Sono entrati in azione all’alba, durante la preghiera del venerd. Ho sentito il suono di esplosioni seguite da uno scambio di colpi di arma da fuoco ha raccontato all’Ap Abukar Uluso, abitante di Galcad, la citt somala vicina all’Oceano Indiano dove ieri, per la seconda volta in una settimana, l’esercito si scontrato con i miliziani di al Shebab. Luned aveva lottato per liberarla, dopo anni di occupazione jihadista. E ieri per difenderla: la battaglia pi dura, la pi sanguinosa da quando il governo ha lanciato la grande offensiva contro gli estremisti lo scorso agosto: oltre 100 i morti nell’attacco alla base militare di questa cittadina che ospita l’unit Danab, con commandos addestrati dagli Stati Uniti.
La strage stata confermata da entrambi i fronti, ognuno dei quali, per, ha cantato vittoria: il gruppo fedele ad Al Qaeda sostiene di aver ammazzato oltre 150 soldati e di aver ripreso il controllo della citt. Il governo di Mogadiscio invece parla di oltre 100 estremisti uccisi e assicura di aver respinto l’attacco, sebbene con la perdita di uno dei comandanti della Danab.
Al Shebab ha perso vaste aree di territorio dall’agosto scorso, quando le truppe governative — sostenute dalle milizie dei clan e dalle forze speciali Usa — hanno dichiarato guerra totale ai miliziani che hanno tenuto a lungo in ostaggio parti della Somalia centrale e meridionale. In quella che stata descritta come l’offensiva pi significativa in oltre un decennio, sono state liberate citt strategiche nella fascia centrale del Paese, compresa la citt portuale di Harardhere, centro dei commerci illeciti che in parte sostengono il movimento terrorista. Ora le truppe si preparano alla seconda fase nel Sud, ha annunciato il presidente Hassan Sheikh Mohamud. Al Shabab non dispone di un esercito organizzato e alle sconfitte subite risponde con attentati contro obiettivi istituzionali. Mantenere il territorio sar una sfida, forse pi difficile che liberarlo.
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20 gennaio 2023 (modifica il 20 gennaio 2023 | 19:45)
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