Sono gli adulti i responsabili della fragilità dei più giovani. È quanto afferma Matteo Lancini nel suo ultimo saggio

Matteo Lancini è psicologo e psicoterapeuta. Insegna presso il dipartimento di psicologia dell’Università di Milano Bicocca ed è presidente della Fondazione Minotauro di Milano, che gestisce un centro clinico di consultazione e psicoterapia, una Scuola di specializzazione in psicoterapia psicoanalitica per l’adolescente e il giovane adulto e un master di formazione post-universitaria.

Qualche mese fa è stato pubblicato, da Raffaello Cortina Editore, il suo ultimo saggio: Sii te stesso a modo mio, essere adolescenti nell’epoca della fragilità adulta di cui si parlerà – come riporta il quotidiano La Repubblica – nel corso di una tre giorni organizzata dalle Biblioteche del Comune di Parma dal titolo Adolescenti in rete, un ciclo di incontri a ingresso libero per riflettere sui cambiamenti epocali che le nuove tecnologie della comunicazione hanno prodotto nelle vite di tutti, in particolar modo in quelle dei bambini e degli adolescenti attraverso l’uso di smartphone, social e videogiochi.

Già nel titolo, il saggio del professore Lancini propone un tema di sicuro interesse: parliamo spesso, infatti, di adolescenti deboli, di studenti fragili, incapaci di superare i piccoli e grandi problemi che la vita quotidiana presenta. Il sottotitolo del libro, al contrario, ribalta l’ottica quasi “compatendo” gli adolescenti, chiamati a crescere nell’epoca della fragilità adulta.

Urge riflettere – sostiene l’autore – su che cosa significhi essere un adulto oggi e quali conseguenze, e responsabilità, porti l’avere costruito una società competitiva e ideale dove, come se non bastasse, si continua a invadere la mente dei figli e degli studenti e a chiedere tacitamente loro di essere sé stessi nel mondo immaginato da madri, padri, insegnanti, disinteressandosi del loro presente e del loro futuro prima ancora che delle loro fragilità.

Occorrerà, dunque, occuparsi della fragilità degli adulti prima di potersi fare carico della confusione, dell’ansia, del disagio e dell’assenza di prospettive future delle nuove generazioni.

Di questo e di altro Matteo Lancini discuterà con genitori e insegnanti – come dicevamo – venerdì 17 novembre a Parma al Palazzo del Governatore.

Nell’ultimo incontro della tre giorni Adolescenti in rete, venerdì 1° dicembre alle 17 alla Biblioteca Pavese, Maurizio Tucci, presidente del Laboratorio Adolescenza di Milano, si soffermerà sulla complessità dell’età adolescenziale dal punto di vista sociale e psicologico, in relazione alle nuove tecnologie. Ne discuterà con Aluisi Tosolini, filosofo dell’educazione, formatore, ex dirigente scolastico, coordinatore nazionale della Rete delle scuole di pace, nonché collaboratore di lunga data della Tecnica della Scuola.

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