E’ arrivata con mezz’ora di anticipo all’ospedale di Soveria Mannelli, il consigliere regionale Simona Loizzo, e per giunta arrivava da Lamezia, ha fatto la scorciatoia e mezza statale che gli hanno reso contezza di quello che è il disagio nel raggiungere queste zone.
Il tempo per un caffè in centro, e poi l’arrivo in ospedale accompagnata da Alessandro Sirianni, Presidente del Comitato Pro Ospedale e Franco Perri, responsabile d’area dell’associazione di riferimento alla Loizzo, Azione Territoriale Calabria “Area Savuto”. In ospedale ad attenderla il Direttore Sanitario Aziendale, Antonio Gallucci, il referente sanitario, Francesca Lotito e la pediatra, Mimma Caloiero.
Simona Loizzo, così è stata accompagnata nella struttura dal direttore sanitario Gallucci, che le ha fatto da Cicerone, spiegandole con meticolosità ogni prerogativa sia strutturale che sanitaria, oltre che di prospettiva. Non c’è stato angolo che la dottoressa Loizzo non abbia visitato, partecipando con il massimo interesse. Infine si è raggiunta la sala conferenze dell’Ospedale dove si è avuto modo di confrontarsi sui temi riconducibili alla riorganizzazione della rete ospedaliera, cui si dovrà contestualizzare l’ospedale. A parlare per primo il dott. Gallucci, che ha ribadito come questa struttura ubicata in un territorio fragile e di frontiera debba mantenere le caratteristiche di un Ospedale nella sua connotazione mantenendo servizi imprescindibili, non lesinando altre prerogative che dovranno essere colte per potenziarne una diversificata offerta da cogliere al momento. Nei temi esposti da Gallucci, hanno trovato spazio le proposte per l’attivazione del centro di riabilitazione cardiologica e del centro per i disturbi alimentari, che a suo dire sono occasioni da non sprecare visto che possono rilanciare l’offerta sanitaria. Gallucci, ha spiegato anche la mancanza di personale medico, che di fatto non consente la piena e sicura gestione dei servizi.
La Loizzo, ha colto con attenzione ogni parola del DS, cogliendo nelle istanze un fondamento cui si dice convinta di farne riserva e di farsene carico. La stessa Loizzo ha però puntualizzato come il sistema sanitario potrebbe cambiare radicalmente visto che si metterà mano ai due monoliti amministrativi giuridici che ne regolano le funzioni, il Decreto 71 che darà nuove norme che ridisegneranno il concetto di sanità per come lo si è percepito fino ad oggi, sostituendo il vecchio decreto 70. La stessa ha detto che prima o poi, lasciando intendere prima, a livello regionale si scriverà un altro capitolo sulla riorganizzazione della rete ospedaliera e anche dell’emergenza, che metterà all’angolo il vecchio DCA 64. In questa fase – ha detto la Loizzo – sarà opportuno essere pronti a capire come tutelare le zone di prossimità come Soveria. Alessandro Sirianni, ha elogiato quanto esposto dal direttore sanitario Antonio Gallucci, dicendo di condividerne tutti i contenuti, che si ritrovano in 15 anni di social governance effettuata da Comitato. Lo stesso ha esortato la dottoressa Loizzo ha prendere impegni precisi su quanto in precedenza detto sull’ospedale onde evitare pericolose derive di depotenziamento, facendo in modo che la rete dell’emergenza urgenza sia il perno da cui ripensare la struttura, oltre che garantire i servizi essenziali oggi vergati nell’ultimo DCA. Infine Sirianni ha ringraziato la dottoressa Caloiero per la sua volontà di mantenere il servizio ambulatoriale di Pediatria in Ospedale. La Loizzo che è stata oltre un’ora in ospedale, ha mostrato un interesse inusitato sia nella fase ispettiva sia nella fase interlocutoria. La stessa, dopo un’ora e mezza, prima di andare via ha detto ai rappresentanti del Comitato e della sua Associazione che seguiranno altri incontri presso il suo studio di Cosenza. La visita è stata quanto mai apprezzata, poiché la Loizzo ha mostrato di avere qualità e competenza in materia, ma nello stesso tempo di aver percepito quelle che sono le esigenze reali del territorio e di averle volute tastare con mano, cosa che a questi livelli nel presenziare nell’ospedale non capita così sovente.
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