di FRANCO MANZONI
Esce il 19 novembre in edicola con il quotidiano il secondo volume della serie che s’ispira all’eredità della famosa pedagoga (con l’aggiunta di un quaderno per i bambini)
Mettere ogni bambino al centro dell’azione educativa individualizzata, farlo divenire autonomo protagonista della propria interiorità. Liberarlo di conseguenza dalla schiavitù di essere semplicemente una copia del mondo degli adulti è il compito innovativo che Maria Montessori indicò con il suo metodo, elaborato più di un secolo fa. Come scriveva la famosa pedagogista: «Se nessun aiuto viene dato al bambino, se l’ambiente non è stato preparato per riceverlo, egli sarà in continuo pericolo dal punto di vista della sua vita psichica».
Proprio per questo sono strumenti di straordinaria efficacia i volumi della nuova collana «Percorsi Montessori. Riflessioni e attività per crescere insieme», curata da importanti esperti dell’infanzia, in edicola con il «Corriere della Sera». Si parla ancora oggi di un sistema rivoluzionario, perché attua quel capovolgimento di ruolo tra adulto e bambino nell’ambito educativo. In sintesi l’insegnante viene espropriato delle sue prerogative. Da solo il fanciullo impara a conoscere sé stesso e i propri limiti, l’attività primaria per divenire nel futuro un adulto responsabile. Socrate non serve più.
Stupore e incredulità erano un tempo e sono ora i primi sentimenti provati dal docente, privo di qualsiasi possibilità d’intervento tramite autorità, voti, punizioni, premi, libri e cattedra. Educare non significa trasmettere cultura dall’alto come si è sempre fatto, semmai rendere stupefacente l’esistenza di ogni piccolo essere umano di attimo in attimo. Il maestro deve limitarsi a osservare l’allievo nelle sue attività spontanee.
La missione è consegnare felicità al bimbo fin dai primi giochi nelle differenti situazioni dell’ambito familiare e scolastico. Lo si deduce perfettamente dal libro Io e gli altri di Costanza Buttafava, una delle migliori formatrici nei corsi di specializzazione sul metodo montessoriano, ove l’autrice sottolinea l’importanza del rapporto fra autonomia e cooperazione fin dalla prima età, poiché è un chiaro risultato osservare come nasca spontaneo un diverso modo di stare assieme fra i più piccoli, quando si trovano immersi in un ambiente educativo adeguatamente preparato.
Un primo passo di lavoro è quello di offrire la possibilità che i fanciulli frequentino pluriclassi, o classi aperte. La differenza di età non è un ostacolo alla crescita. Anzi. Perché in ogni caso per via naturale si attenua qualsiasi aspro confronto, intanto che emerge lo spirito di aiutarsi e cooperare assieme.
Preziosa testimonianza è il film Il bambino è il maestro del regista francese Alexandre Mourot, un documentario del 2017 che contempla le attività dei piccoli. C’è chi ritaglia la carta, chi impara i suoni dell’alfabeto, chi fa le bolle di sapone. Su tutto domina il primo insegnamento di Montessori, che è il grido interiore del bambino imbrigliato nelle pastoie dell’insegnamento tradizionale: aiutami a fare da solo! A cui fa seguito il desiderio di una convivenza pacifica con gli altri.
Non devono intervenire insegnanti o genitori nel condurre l’apprendimento, ma è sufficiente la forza psichica del fanciullo, la «mente assorbente» come era chiamata da Montessori, sicura che l’educazione libera deve iniziare a partire dalla nascita. Tutto ciò favorisce quell’istintivo approccio positivo verso gli altri, che la grande pedagogista chiamò coesione. Così i bimbi si aiutano a vicenda, imparano da soli ad attendere il proprio turno, perché non esistono né vinti né vincitori.
Tra le tante attività di gioco, che possono nascere spontaneamente fornendo ai bambini i materiali adatti, sono consigliate dall’autrice la caccia al tesoro, tagliare carote, infilare perline, formare figure geometriche grazie a legumi, travasare la sabbia, disegnare il profilo di un compagno.
Il successo internazionale di Montessori fa restare allibiti. Il suo metodo è stato seguito da uomini geniali, premi Nobel, innovatori come Sergey Brin e Larry Page, fondatori di Google, Bill Gates, Gabriel García Márquez, Jeff Bezos, l’ideatore di Amazon, Jimmy Walls, il padre di Wikipedia. Tuttavia, mentre si contano 65 mila scuole in 145 nazioni, dal Pakistan alla Colombia, dalla Nigeria al Vietnam, nate ispirandosi a Montessori, in Italia si registrano soltanto circa 130 istituti, perlopiù materne non statali.
Come mai le scuole a metodo montessoriano non hanno attecchito nella nostra nazione? È dovuto a un rapporto ambiguo con il fascismo, che si è trascinato sino ad oggi? Di certo nel discorso per ottenere la fiducia il nuovo presidente del consiglio Meloni ha citato Montessori fra le donne italiane che osarono, alle quali ha reso omaggio. È giunta forse l’ora di un intervento del ministero dell’Istruzione per innovare l’organizzazione scolastica, in modo che non sia più fondata quasi esclusivamente sulla selezione o sulle capacità virtuose, bensì sulla libertà di apprendimento.
La seconda uscita. Far nascere un modo diverso di stare insieme
Esce il 19 novembre in edicola con il «Corriere della Sera» e «La Gazzetta dello Sport» il libro Io e gli altri di Costanza Buttafava, al prezzo di e 8,90 più il prezzo del quotidiano. Si tratta del secondo volume della collana inedita «Percorsi Montessori», curata da Sara Honegger, Valeria Ferloni e Rosa Giudetti, una serie di trenta titoli (nel grafico a destra il piano dell’opera) concepita secondo l’insegnamento della grande educatrice. Ogni uscita comprende un volume per gli adulti e un quaderno per i più piccoli, con giochi e attività di vario genere. Buttafava, scrivono nell’introduzione del libro Sara Honegger e Valeria Ferloni, mostra «come un diverso modo di stare assieme nasca spontaneo già fra i più piccoli quando si trovano immersi in un ambiente educativo strutturato per rispondere ai diversi interessi e alle diverse capacità che ogni bambino e ogni bambina incontrano nel loro sviluppo. Seguendo le sue parole, la relazione fra autonomia e cooperazione si fa più chiara, e con essa il significato profondo dell’approccio montessoriano». Il terzo volume della collana «Percorsi Montessori» uscirà il prossimo 26 novembre. S’intitola La concentrazione ed è firmato da Raniero Regni e Cecilia Regni. Seguirà: Lara Teoldi e Donatella Lavezzo, Il gioco (3 dicembre).
18 novembre 2022 (modifica il 18 novembre 2022 | 21:23)
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, 2022-11-18 20:25:00, Esce il 19 novembre in edicola con il quotidiano il secondo volume della serie che s’ispira all’eredità della famosa pedagoga (con l’aggiunta di un quaderno per i bambini) , FRANCO MANZONI