Quando parliamo del rapporto tra autismo e istruzione, non è rintracciabile o utilizzabile un approccio univoco per tutti. Come per tante realtà nel mondo dell’autismo, la definizione e la realizzazione di un buon programma educativo e di eccellenti progettualità dipende da ciò che un istituto scolastico pone in essere per i singoli bambini o ragazzi. Il disturbo dello spettro autistico ha due peculiarità che i medici utilizzano per definire una diagnosi:
- difficoltà di comunicazione sociale
- interessi e comportamenti ristretti o ripetitivi.
I livelli di funzionamento
Esiste un’ampia variazione dei livelli di funzionamento. La maggior parte dei bambini e dei ragazzi autistici ha bisogno di una tipologia particolare di sostegno in classe. Le esigenze, però, variano considerevolmente da bambino a bambino, da ragazzo a ragazzo. Come capita per i bambini neurotipici, alcuni bambini autistici hanno più problemi legati alla sfera dell’intelletto di altri. Alcuni alunni con autismo sono in grado di tenere una conversazione, mentre altri sono non verbali o, in alcuni casi, soffrono di mutismo. Ma quali sono le sfide che i bambini con autismo sono costretti ad affrontare e di fatto lo fanno in un ambiente scolastico? Quali, invece, le diverse opzioni educative utilizzabili.
Insegnante che lavora con giovani studenti
Ogni alunno con autismo è, con le sue peculiarità e le sue ricchezze, unico; ci sono alcune aree comuni in cui molte persone con autismo lottano. Le sfide sensoriali, la regolazione emotiva, il funzionamento esecutivo e le abilità sociali sono fattori da considerare – afferma nella sua recente ricerca J. Rudy – quando si determina il miglior ambiente scolastico per un bambino.
Il disturbo dell’elaborazione sensoriale per le persone con autismo
Le scuole possono essere una sorgente, talvolta inattesi, di problemi di elaborazione sensoriale per le persone affette da autismo. Rumori forti, determinati, per altro, anche da bambini chiassosi nei corridoi, o, addirittura da palestre echeggianti, dalle campanelle o da allarmi antincendio potrebbero, talvolta, risultare fastidiosi. Per esempio, anche gli odori forti, come l’odore di muffa in un vecchio edificio scolastico o misteriosi odori di cibo che si diffondono dalla mensa e dagli spogliatoi, possono determinare irritazione nei bambini autistici.
La regolazione emotiva non è naturale
La regolazione emotiva non è naturale, infatti, in molte persone affette da autismo. La rabbia, l’eccitazione, l’ansia, la tristezza e altre emozioni possono essere impetuose. Alcuni alunni con autismo risponderanno a uno stimolo in modi che non sono uniformati, per così dire (a dirla con ciò che dicono alcuni docenti) alle impostazioni scolastiche tradizionali.
Qualche esempio:
- Avere esplosioni rumorose ed emotive, come urla, pianti o singhiozzi rumorosi dove gli altri studenti possono sentire;
- Correre fuori dall’aula e forse anche dall’edificio, noto come fuga;
- Chiudersi e appoggiare la testa sulla scrivania o nascondersi sotto la scrivania.
Un alunno affetto da autismo e che lotta, nel quotidiano, con la regolazione emotiva ha bisogno di supporto all’emotività in classe e fuori di essa.
Gli studenti autistici e le capacità intellettuali
Gli studenti autistici hanno, come noto, e come appurato da chi vi opera quotidianamente, una vasta gamma di capacità intellettuali. Certi bambini hanno un QI molto alto mentre altri hanno difficoltà di apprendimento. La capacità di apprendimento di un bambino può aiutare a determinare il tipo di classe o scuola più adatta a lui.
Abilità sociali
Le abilità sociali che vengono naturali alle persone neurotipiche possono confondere quelle con autismo. Ciò può determinare effetti indesiderati sulla capacità di un bambino di partecipare interamente alla vita della classe. Gli studenti autistici combattono sul campo, dunque, alcune sfide sociali. Questi effetti possono avere un impatto sull’amicizia che si può determinare nel parco giochi e su altri aspetti sociali della scuola.
Finalità del servizio di “Sportello scolastico” in una scuola
Il progetto “Sportello scolastico” per alunni con spettro autistico nasce nell’Istituto Comprensivo “Elisa Springer” di Surbo diretto dal Dirigente scolastico prof.ssa Laura Ingrosso. In una scuola inclusiva – si legge nel progetto – lo “Sportello scolastico” nasce dal bisogno di ridefinire l’ambiente di apprendimento in funzione di una maggiore e più ampia inclusione per favorire i processi di comunicazione e socializzazione. Quali, in sintesi, le finalità:
Garantire agli insegnanti percorsi formativi
- Raccogliere, documentare e condividere esperienze, buone pratiche e risorse da mettere a disposizione del territorio;
- Potenziare l’inclusione scolastica e il diritto allo studio
- Favorire nei docenti la competenza di progettare
- Supportare tutti coloro che quotidianamente sono impegnati nel rapporto educativo con gli alunni speciali.
- Fornire un’occasione di crescita professionale ai docenti curricolari e promuovere la corresponsabilità educativa di tutti i docenti.
Obiettivi del servizio “Sportello Autismo”
- Diffondere la cultura dell’inclusione nella scuola e sul territorio
- Mettere la persona al centro dell’azione didattica
- Promuovere la dimensione comunitaria e sociale dell’apprendimento
- Incrementare gli approcci metodologici cooperativi e riflessivi con maggiore attenzione alla dimensione sociale e metacognitiva dell’apprendimento
In particolare, sarà curata:
- Analisi dei bisogni degli studenti con disturbi dello Spettro Autistico
- Formazione destinata a docenti, educatori e famiglie
- L’organizzazione della consulenza esterna tramite l’ampliamento dello sportello
- Mappatura dei bisogni e servizi (attraverso le richieste dello Sportello e i sondaggi nelle scuole)
- Attivazione dei laboratori inclusivi presso il nostro Istituto.
Formazione specifica
Ai docenti:
- formazione di I Livello
- formazione di II Livello
Alle famiglie: attraverso lo Sportello
- Accesso allo sportello
- Compilazione modulo d’accesso
- Riunione dell’Equipe dello Sportello Autismo.
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