Intervenuto a Radio Cusano Campus oggi, 2 febbraio, Alessandro Giuliani, direttore della Tecnica della Scuola, ha fatto il punto sulla stretta attualità a proposito di scuola.
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Il nostro direttore è intervenuto sulla questione dell’aumento degli stipendi dei docenti, questione su cui ha discusso il ministro Valditara proprio ieri: “Ieri il ministro Valditara, in question time, ha sgomberato il campo a chi sosteneva che lui fosse un paladino della differenziazione degli stipendi. Ha chiarito che vuole aumentare gli stipendi di tutti i docenti e gli Ata. Si era alzato un polverone dopo le sue dichiarazioni a proposito di una possibile differenziazione in base alle regioni dove il costo della vita è più alto”.
“Valditara ha anche ribadito, anche se non ha spiegato come, che bisognerebbe introdurre una sorta di emolumento per chi presta servizio in determinate regioni. Chi lo fa al Nord è sicuramente più in difficoltà nel quotidiano, basta pensare agli affitti. Questo però vale per tutte le professioni: perché lo stipendio di un docente o di un Ata dovrebbe essere differenziato e quello di un postino o un infermiere no?”, si è chiesto Giuliani.
La questione degli stipendi dei docenti si lega a quella della loro dignità, da molti calpestata di recente: “In Italia, come ha detto lo stesso Valditara, i docenti sono pagati molto poco. Si tratta di un problema annoso che si scontra poi con la realtà. Nell’ultimo aumento il contratto ha garantito circa 70 euro netti. Si tratta di un problema che riguarda tutte le professioni, come ad esempio il personale sanitario. Per gli insegnanti è sentita la questione della dignità, il ruolo dei docenti è molto delicato”.
Rinnovo contratto scuola, vero punto di svolta?
Nonostante Valditara parli del rinnovo del contratto scuola come una conquista, secondo Giuliani da parte dei docenti c’è comunque delusione: “Il punto di svolta è stato il rinnovo del contratto? Si tratta di qualcosa di certamente voluto fortemente dall’attuale ministro, però tranne i 300 milioni di euro circa, i miliardi serviti per il rinnovo del contratto del comparto scuola e università sono stati stanziati con le precedenti leggi di bilancio. Con l’ultima finanziaria, nella quale ci si aspettava un aumento per il contratto 2022 2024, non sono arrivati fondi. Non possiamo meravigliarci, la finanziaria è stata ovviamente dedicata al caro energia. Ci si aspettava qualcosa di più sul fronte del merito e dell’autorevolezza da Valditara. Dal suo insediamento non abbiamo avuto nessun riscontro su questo punto di vista”.
Ecco alcuni commenti sulle ultime dichiarazioni del capo del dicastero di Viale Trastevere: “Qualche giorno fa Valditara ha fatto presente che nella scuola potrebbero subentrare i privati per avere più risorse. Si tratta di una strada innovativa ma varrebbe la pena approfondire. Attendiamo anche che il ministero dia risposte su altri fronti, come il precariato in crescita, i vincoli, le classi pollaio, la dispersione scolastica, l’orientamento. Il lavoro da fare è tanto, invito il ministro a impegnarsi su più fronti e attendere ancora qualche mese per capire se questo nuovo corso potrà darci risposte”, ha concluso Alessandro Giuliani.