Stipendio docenti e ATA: da gennaio 2024 la rata mensile sarà svuotata di un elemento che negli ultimi mesi ha accompagnato l’importo e “aiutato” nelle spese. L’importo è stato variabile, in relazione allo stipendio individuale.
L’Una tantum 2023 è derivata dall’applicazione dell’art. 1 commi 300 e seguenti della legge 29 dicembre 2022, n. 197 (Legge di Bilancio 2023).
Spettante per tredici mensilità, determinato nella misura dell’1,5 per cento dello stipendio, è stato riconosciuto in busta paga da luglio 2023, con pagamento degli arretrati dal 1° gennaio 2023.
A partire dal mese di agosto, fino a dicembre 2023, il pagamento è stato invece regolare e inserito in busta paga.
L’emolumento una tantum per il solo 2023 ha determinate caratteristiche:
- ha effetti ai soli fini del trattamento di quiescenza;
- non è computabile agli effetti dell’indennità premio di fine servizio, dell’indennità sostitutiva di preavviso, del TFR, nonché delle indennità per cessazione del rapporto di lavoro da corrispondersi agli eredi che vivevano a carico del prestatore di lavoro in caso di morte di quest’ultimo.
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Autore dell’articolo redazione