Stipendio gennaio 2023: in attesa dell’importo visibile su NoiPA, ecco alcune anticipazioni di cosa attende docenti e ATA. Gli arretrati del rinnovo contrattuale 2019/21 sono arrivati sui conti lo scorso 29 dicembre, adesso l’attenzione si concentra sulla prossima mensilità, in attesa degli aumenti.
Duilio Mazzotti, funzionario del Ministero dell’Economia e amministratore del gruppo FaceBook NoiPa comparto scuola, dopo aver aiutato docenti e ATA nel calcolo degli arretrati spettanti tramite un calcolatore SCARICA FILE PER IL CALCOLO
ha messo a disposizione dei lettori una serie di FAQ guida per il prossimo stipendio di gennaio 2023.
Saranno applicate le novità contenute nella legge finanziaria?
No
Perché?
Perché non era tecnicamente possibile farlo in un giorno
Saranno rimborsati i contributi del 2% del mese di dicembre?
No
Sarà incrementata l’indennità vacanza contrattuale 2022/24?
No
Ci sarà ancora l’assegno perequativo?
Sì, ancora un’ultima volta
Gli stipendi della scuola saranno adeguati alle nuove tabelle?
Sì
Quanti soldi sono stati stanziati in finanziaria per i rinnovi contrattuali del Governo?
Non ci sono soldi stanziati per i rinnovi contrattuali
Saranno corrisposti gli arretrati del contratto dell’anno 2022?
No, sono stati già corrisposti.
Le novità della Legge Finanziaria alla quale si fa riferimento è la misura del taglio del cuneo fiscale dell’ulteriore 1% per i lavoratori dipendenti con i redditi bassi. Una misura che porterà da 24 a 41 euro mensili per i redditi fino a 25.000 euro. Ma che inevitabilmente non può ancora essere inserita nello stipendio di gennaio.
Tabelle aumenti in GU
Il 20 dicembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il comunicato dell’Aran con le tabelle contenenti gli aumenti stipendiali per il personale docente e ATA.
Il messaggio di NoiPA sugli aumenti
NoiPa precisa che sono stati adeguati “gli importi tabellari di stipendio con decorrenza 1° gennaio 2019, 1° gennaio 2020 e 1° gennaio 2021, come da Tabelle allegate al CCNL, con riassorbimento dell’indennità di vacanza contrattuale (codice assegno 118) erogata a partire dall’1° aprile 2019”.
Gli importi tabellari di stipendio sono stati adeguati, con decorrenza 1° febbraio 2023 come da Tabelle C allegate al CCNL, per effetto del conglobamento dell’elemento perequativo (codice assegno 122), che, a decorrere dal 1° febbraio 2023, cessa di essere corrisposto come specifica voce retributiva (cfr. art. 3, comma 3, art. 9, comma 3 e art. 12, comma 3).
Con le stesse decorrenze degli adeguamenti stipendiali è stato riassorbito l’assegno personale riassorbibile, codice assegno 520/004, di un importo equivalente all’aumento stipendiale stabilito.
Con riferimento al personale con assegno 520/004 da riassorbire si segnala che, in alcuni casi con presenza di riduzioni economiche che incidono sulle competenze fisse, l’applicazione del CCNL potrebbe aver determinato un arretrato a debito con recupero a partire dalla mensilità di gennaio 2023.