Mutilazioni genitali femminiliLItalia non è immune

Mutilazioni genitali femminiliLItalia non è immune

Spread the love

di Redazione Salute

Quattro milioni di bambine e ragazze ogni anno sono a rischio soprattutto in Africa, Medio Oriente e Asia, ma secondo Amref il problema esiste anche nel nostro Paese dove interesserebbe 87.600 donne tra i 15 e i 49 anni

In occasione della Giornata Mondiale Tolleranza Zero contro le Mutilazioni Genitali Femminili che si celebra il 6 febbraio, Amref Health Africa ricorda i numeri di una pratica ancora diffusa soprattutto in Africa, dove si stima che le vittime di queste pratiche siano 91,5 milioni di ragazze di et superiore ai 9 anni. Nell’ambito dei Sustainable Development Goals, la comunit globale ha fissato l’obiettivo di eradicare la pratica delle mutilazioni genitali femminili (MGF) per il 2030. Sebbene in molti Paesi sia un traguardo ancora lontano da raggiungere se l’impegno e gli interventi rimangono costanti pagano afferma Guglielmo Micucci, Direttore di Amref Italia, che continua. Per esempio nel 2030, il tasso di MGF in Kenya sar del 6%, per cui probabile che il Paese riesca a raggiungere questo obiettivo nel 2037. Soluzioni e processi sono attivabili solo grazie alla partecipazione delle comunit e alla centralit delle donne, spiega Micucci.

Amref in Tanzania, Etiopia, Uganda, Malawi e Senegal

L’approcchio di Amref prevede azioni di empowerment, sensibilizzazione e mobilitazione delle comunit. In alcune regioni la mutilazione identifica il momento in cui una ragazza pronta per il matrimonio, per questo uno degli obiettivi di Amref fornire gli strumenti affinch le comunit scelgano di intraprendere Riti di Passaggio Alternativi (ARP), senza alcuna forma di taglio. quello che sta succedendo nella contea del Kajiado (Kenya) dove le pratiche di MGF, dal 2009 ad oggi, sono diminuite del 24%, con oltre 20.000 ragazze salvate. Questo grazie a una nuova cerimonia che indica il passaggio all’et adulta: la notte delle candele, un rito solenne che si conclude con l’accensione da parte delle ragazze coinvolte di una candela, un’alternativa alle forme di violenza fisica e psicologica che non toglie il valore simbolico di una tradizione consolidata.

Le MGF in Europa e in Italia

Non solo Africa, Medio Oriente e Asia, le mutilazioni genitali femminili sono un problema di natura globale che interessa pi di 600 mila donne e ragazze che vivono in Europa. In Italia si stima che la MGF riguardi circa 87.600 donne tra i 15 e i 49 anni. Informazione, collaborazione e formazione sono i pilastri di un efficace piano di azione nella lotta alle MGF, spiega Renata Torrente responsabile dei progetti in Italia di Amref. Forti della nostra esperienza ventennale nel contrasto alle MGF in Africa in Italia stiamo lavorando su quattro territori molto sensibili: Lombardia, Lazio, Piemonte e Veneto, continua Torrente. Nel nostro Paese fondamentale favorire il dialogo tra servizi territoriali e le Organizzazioni della Societ Civile/ONG che si occupano del tema. Promuovere scambi di esperienze e pratiche, interagendo con soggetti e movimenti anche della societ civile africana, seguendo il value of the girl approach ideato e implementato da Amref. L’empowerment femminile e comunitario la chiave: la partecipazione attiva delle donne e delle comunit diasporiche, oltre che sostenere un processo di cambiamento culturale e comportamentale dall’interno, assicura l’efficacia di interventi di sistema, conclude la responsabile dei progetti in Italia di Amref .

6 febbraio 2023 (modifica il 6 febbraio 2023 | 12:25)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.