di Alessandro Fulloni
Se ne è accorto in serata Giuliano Bandoni, custode del sacrario, ci va tutti giorni. «Eravamo tutti motociclisti… Sono ferito: furti simili anche in passato, che follia»
Rubata dall’interno della Casina dei Ricordi, luogo della memoria dei morti della strage ferroviaria di Viareggio (Lucca) del 29 giugno 2009, la maglietta di una vittima, Andrea Falorni, detto lo Scarburato. A lui e alla moglie Maria Luisa Carmazzi, detta Pulce, anche lei deceduta per gli incendi del disastro è intitolata la Casina.
Entrambi motociclisti del gruppo di appassionati Tartarughe Lente, gli amici vollero per loro un luogo che poi è diventato punto di ricordo pubblico della vicenda. Proprio Giuliano Bandoni, presidente del gruppo di motociclisti, si è accorto del furto quando stasera è andato a chiudere la Casina dei Ricordi. L’associazione si occupa della manutenzione. Bandoni ha visto che mancava la maglietta di Scarburato, con l’immagine di un nativo americano, che il fratello di Andrea Falorni aveva regalato alle Tartarughe Lente, insieme ad altre cose che erano state trovate fra le macerie.
«Sono ferito di nuovo, ma ormai abituato in 13 anni, ho ben capito che fra tutti gli esseri viventi la peggio razza è quella umana», ha detto amareggiato Giuliano Bandoni rendendo noto il furto.
2 dicembre 2022 (modifica il 2 dicembre 2022 | 21:17)
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, 2022-12-02 20:41:00, Se ne è accorto in serata Giuliano Bandoni, custode del sacrario, ci va tutti giorni. «Eravamo tutti motociclisti… Sono ferito: furti simili anche in passato, che follia» , Alessandro Fulloni