Nei giorni del ricordo della strage di via D’Amelio, dove perse la vita il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta, appare sempre più importante non dimenticare i crimini commessi dalle organizzazioni criminali mafiose. Con questo spirito sta per aprire le porte al pubblico il MuST23, Museo Stazione 23 maggio, uno spazio interattivo e multimediale ideato da Dario Riccobono, tra i fondatori dell’associazione Capaci No Mafia ETS e della cooperativa sociale Addiopizzo Travel, che permette agli spettatori di rivivere dettagli e particolari della strage di Capace, nella quale perse la vita il giudice Giovanni Falcone con la scorta e la moglie, grazie alla realtà immersiva.
Un museo della strage e della rivalsa civile che avrà sede nella ex stazione ferroviaria, nella città di Capaci,concessa in comodato d’uso gratuito da Rete Ferroviaria Italiana
Sono previsti cinque container nell’area dell’ex scalo merci e la successiva ristrutturazione della palazzina passeggeri. I container diventeranno spazi interattivi multimediali e, grazie anche alla realtà aumentata, offriranno un’esperienza immersiva per informare, educare, emozionare a partire da quel 23 maggio 1992 che ha segnato un prima e un dopo per Capaci e per l’Italia intera.
MuST23, che aprirà al pubblico a settembre, è un percorso in costante divenire, che prevede il costante coinvolgimento della comunità. Arte e tecnologia saranno al centro del museo, che sotto la direzione artistica di Davì Lamastra offrirà un’esperienza immersiva, coinvolgente e partecipata, consentendo visori e strumenti di hi-tech per rivivere a 360 gradi quel 23 maggio del 1992.
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