di Barbara Visentin
Dopo la vittoria ad «Amici» il cantante e musicista ha pubblicato il disco «Voglio la gonna»
Un messaggio di libertà per dieci brani pieni di energia: Luigi Strangis, 21enne vincitore dell’ultima edizione di «Amici di Maria De Filippi» ha intitolato il suo nuovo disco «Voglio la gonna». «È una frase che ho detto tante volte, fin da adolescente quando vedevo Axl Rose col kilt, e penso che nessuno dovrebbe avere niente da ridire perché dovrebbe essere normale poter essere quello che si vuole, non solo negli outfit, ma in generale nella vita, senza barriere». L’invito è rivolto anche alla sua generazione: «Abbiamo fatto dei passi avanti, i ragazzi sono più aperti, ma anche per noi c’è tanta strada da fare. L’abbattere stereotipi e pregiudizi non riguarda solo i più grandi».
A qualche mese dal trionfo al talent di Canale 5, dopo un’estate in giro per l’Italia a suonare, Luigi racconta che l’avventura televisiva gli ha «cambiato la vita in meglio»: «All’inizio è stato un po’ spaesante perché non me l’aspettavo, mi sono ritrovato in questo mondo e ci metto ancora un po’ a capire quel che è successo — dice —. Però sono rimasto me stesso e vivo come il solito Luigi, cercando di razionalizzare tutto e facendomi anche consigliare». Nel disco non ci sono featuring, «per ora voglio concentrarmi su me stesso», spiega, ma in futuro un sogno sarebbe quello di cantare con Brunori Sas: «L’ho conosciuto ed è una persona stupenda, un libro vivente».
La strada, per i vincitori dei talent, spesso porta a Sanremo: «Mi piacerebbe, certo, sarebbe un onore enorme. Ma guida il pezzo: se c’è si va, se no, no». Nel frattempo Strangis ha cantato i brani nella versione italiana del film live action Il talento di Mr. Crocodile, «un’esperienza nuova in cui ho imparato un sacco di cose, sperimentando anche con la voce. E poi il coccodrillo si esprime cantando e io, che non sono di molte parole, mi ci sono ritrovato».
Alle parole preferisce gli strumenti: «Ho iniziato con la chitarra, poi sono venuti il piano, la batteria, il contrabbasso. Sono l’unico musicista in famiglia, ma a sei anni grazie a mio papà ascoltavo Eric Clapton, Pino Daniele, i Dire Straits».
Ai suoi concerti (i prossimi saranno il 16 novembre all’Alcatraz di Milano e il 20 all’Atlantico di Roma) promette dunque di mettere in primo piano la musica: «Saranno live molto suonati e molto vintage, voglio dare l’idea del rock, magari con dei momenti in acustico che curerò come fossi il Luigi che suonava nella sua cameretta. Ma d’altra parte la musica suonata sta tornando ed è molto bello. Si crea una condivisione intramontabile».
29 ottobre 2022 (modifica il 29 ottobre 2022 | 20:42)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
, 2022-10-29 18:48:00,
di Barbara Visentin
Dopo la vittoria ad «Amici» il cantante e musicista ha pubblicato il disco «Voglio la gonna»
Un messaggio di libertà per dieci brani pieni di energia: Luigi Strangis, 21enne vincitore dell’ultima edizione di «Amici di Maria De Filippi» ha intitolato il suo nuovo disco «Voglio la gonna». «È una frase che ho detto tante volte, fin da adolescente quando vedevo Axl Rose col kilt, e penso che nessuno dovrebbe avere niente da ridire perché dovrebbe essere normale poter essere quello che si vuole, non solo negli outfit, ma in generale nella vita, senza barriere». L’invito è rivolto anche alla sua generazione: «Abbiamo fatto dei passi avanti, i ragazzi sono più aperti, ma anche per noi c’è tanta strada da fare. L’abbattere stereotipi e pregiudizi non riguarda solo i più grandi».
A qualche mese dal trionfo al talent di Canale 5, dopo un’estate in giro per l’Italia a suonare, Luigi racconta che l’avventura televisiva gli ha «cambiato la vita in meglio»: «All’inizio è stato un po’ spaesante perché non me l’aspettavo, mi sono ritrovato in questo mondo e ci metto ancora un po’ a capire quel che è successo — dice —. Però sono rimasto me stesso e vivo come il solito Luigi, cercando di razionalizzare tutto e facendomi anche consigliare». Nel disco non ci sono featuring, «per ora voglio concentrarmi su me stesso», spiega, ma in futuro un sogno sarebbe quello di cantare con Brunori Sas: «L’ho conosciuto ed è una persona stupenda, un libro vivente».
La strada, per i vincitori dei talent, spesso porta a Sanremo: «Mi piacerebbe, certo, sarebbe un onore enorme. Ma guida il pezzo: se c’è si va, se no, no». Nel frattempo Strangis ha cantato i brani nella versione italiana del film live action Il talento di Mr. Crocodile, «un’esperienza nuova in cui ho imparato un sacco di cose, sperimentando anche con la voce. E poi il coccodrillo si esprime cantando e io, che non sono di molte parole, mi ci sono ritrovato».
Alle parole preferisce gli strumenti: «Ho iniziato con la chitarra, poi sono venuti il piano, la batteria, il contrabbasso. Sono l’unico musicista in famiglia, ma a sei anni grazie a mio papà ascoltavo Eric Clapton, Pino Daniele, i Dire Straits».
Ai suoi concerti (i prossimi saranno il 16 novembre all’Alcatraz di Milano e il 20 all’Atlantico di Roma) promette dunque di mettere in primo piano la musica: «Saranno live molto suonati e molto vintage, voglio dare l’idea del rock, magari con dei momenti in acustico che curerò come fossi il Luigi che suonava nella sua cameretta. Ma d’altra parte la musica suonata sta tornando ed è molto bello. Si crea una condivisione intramontabile».
29 ottobre 2022 (modifica il 29 ottobre 2022 | 20:42)
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, Barbara Visentin