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di Paolo Decrestina
la terza forma di richiesta di asilo in Italia dopo lo status di rifugiato e la protezione sussidiaria. L’ha istituita il decreto Salvini del 2018 ed stata allargata da Lamorgese nel 2020. Ora l’esecutivo ha deciso una nuova stretta
Una stretta sulla concessione della protezione speciale. Tra le misure varate dal governo nel nuovo decreto sull’immigrazione compare anche una revisione di questa forma di accoglienza: l’obiettivo — spiega il governo — abolirla per sostituirla con misure in linea con la normativa europea. Una scelta che va nella direzione intrapresa nel 2018 dal primo decreto Salvini che gi all’articolo 1 cancellava il permesso di soggiorno per motivi umanitari per rimpiazzarlo con la formula della protezione speciale. Ma di cosa si tratta? Chi pu chiederla e quanti ne hanno beneficiato?
Come si ottiene la protezione internazionale in Italia?
Fino al 2018 in Italia la protezione internazionale poteva essere riconosciuta al richiedente asilo in 3 casi: per chi otteneva lo status di rifugiato, per la protezione sussidiaria e per la protezione umanitaria. Questa terza forma stata cancellata nel 2018 con il primo decreto sicurezza dell’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini. Quel provvedimento aveva abolito la protezione umanitaria offerta a chi non riceveva lo status di rifugiato n la protezione sussidiaria ma che al contempo non poteva essere allontanato dall’Italia. Il testo per, all’articolo 1, prevedeva la nascita di una nuova formula, la protezione speciale appunto: in questo caso i criteri per ottenerla erano molto restrittivi (per esempio una malattia o una calamit nel Paese di origine).
Che cosa cambia con il ministro Lamorgese?
Nel 2020, il governo Conte II con la ministra Luciana Lamorgese aveva nuovamente allargato le maglie della protezione speciale, consentendo a specifiche Commissioni territoriali e ai magistrati di riconoscere una forma di protezione pi aderente al caso specifico della persona. Da quel momento viene insomma rilasciato un permesso di soggiorno al richiedente asilo che non possiede le caratteristiche per ottenere la protezione internazionale ma che, per la Commissione Territoriale un soggetto a rischio. Questa normativa quella tuttora in vigore e su cui interviene il nuovo decreto annunciato dal governo dopo il consiglio dei ministri a Cutro.
Quali sono i requisiti per ottenere la protezione speciale?
La protezione speciale interviene per difendere il migrante dall’espulsione o dal respingimento verso un Paese ostile, in cui rischia di essere oggetto di persecuzione per motivi di razza, di sesso, di orientamento sessuale, di cittadinanza, di religione, di opinioni politiche e di condizioni personali e sociali. Inoltre si tiene conto anche delle situazioni nelle quali il cittadino straniero debba essere estradato verso uno Stato nel quale ci sia il timore che possa incorrere in trattamenti inumani, tortura o violazioni dei diritti umani.
Quanti hanno ottenuto questo tipo di protezione?
Nel 2022 sono stati 10.865 i beneficiari di protezione speciale, il numero pi alto tra le tre tipologie di protezione (come detto status di rifugiato e protezione sussidiaria). Le domande accolte per questa tipologia sono salite del 5% rispetto all’anno precedente. Secondo i dati dell’ultimo rapporto del Cir, il Consiglio italiano per i rifugiati, nel 2022 sono state esaminate in Italia 52.625 richieste di protezione internazionale e i rifiuti sono stati il 53% (27.385). Ha ricevuto la protezione speciale il 21% dei richiedenti (10.865), lo status di rifugiato il 12% (6.161), la protezione sussidiaria il 13% (6.770).
10 marzo 2023 (modifica il 10 marzo 2023 | 12:52)
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