Stromboli, l’ipotesi dell’incendio partito da set della fiction con Ambra. «Distrutta metà dell’isola»

Stromboli, l’ipotesi dell’incendio partito da set della fiction con Ambra. «Distrutta metà dell’isola»

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di Alessio Ribaudo

La procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha aperto un’inchiesta. In zona si stava girando un film (proprio sulla Protezione civile). Ingentissimi i danni. Il caso delle autorizzazioni. La società produttrice: «Tutto in regola»

Alle prime ore dell’alba il risveglio a Stromboli, una delle perle delle Eolie, è stato choccante. I danni ambientali causate da un incendio, divampato fra ieri e stamane, sono incalcolabili. Le lingue di fuoco favorite dallo scirocco hanno colpito tutta la montagna dal costone soprastante San Vincenzo, raggiunto la parte alta della zona di Scari. «Saranno le autorità competenti — afferma il dirigente generale della Protezione civile regionale, Salvo Cocina — ad accertare le responsabilità dell’incendio che ha distrutto quasi la metà della vegetazione dell’isola e alcuni fabbricati e messo a rischio l’incolumità della popolazione».

Solo grazie anche a tanti isolani che si sono rimboccati le maniche e si improvvisati pompieri, si è potuto evitare che il disastro assumesse proporzioni ancora più tragiche. Da Lipari nel cuore della notte era partito il traghetto della Siremar che ha trasportato automezzi e uomini dei vigili del fuoco oltre al presidente dell’associazione radioamatori eoliani, Pino Orto. Uomini che si sono aggiunti ai carabinieri della piccola stazione eoliana che hanno lavorato senza sosta per evacuare una quindicina di case e villette e salvare residenti e turisti.

Anche il ristorante dell’Osservatorio è stato salvato dai militari e dai una decina di giovani volontari. Sono andate in cenere un’ampia area di vegetazione spontanea, colture private. «Siamo stati impegnati sino a pochi minuti fa a salvare le persone e nessuno è rimasto ferito — spiega al Corriere Andrea Ortolani, capitano della compagnia dei carabinieri di Milazzo — ma ci sono danni ingenti. Tre strutture sono andate distrutte e, purtroppo, anche una palazzina del Comando operativo avanzato della protezione civile che supportava l’attività di monitoraggio del vulcano». Oggi, grazie all’intervento di un elicottero e due canadair, il rogo è sotto controllo e sono iniziate le operazioni di bonifica. «Un’attività necessaria per scongiurare la possibilità di ripresa delle fiamme».

Adesso è tempo di capire qual è stato il punto e il motivo d’innesco per accertare eventuali responsabilità. «Abbiamo aperto un fascicolo sull’incendio di Stromboli e stiamo facendo tutte le attività previste per capire cosa è successo — spiega il procuratore facente finzioni di Barcellona Pozzo di Gotto, nel Messinese — ma di più non posso dire». Al momento i carabinieri stanno raccogliendo delle testimonianze per capire la dinamica esatta dell’incendio. «Sino a qualche minuto fa ci siamo preoccupati di mettere in salvo tutti — dice il capitano Ortolani — e ora cercheremo di capire la dinamica senza escludere alcuna ipotesi».

Il set

Non è escluso che oggi stesso potrebbero essere sentiti i componenti di una troupe che stava girando una fiction sulla protezione civile

con la regia di Marco Pontecorvo e come protagonista Ambra Angiolini che, stamattina, è stata vista fare colazione sull’isola. Il responsabile emergenza dei Vigili del fuoco della Regione siciliana, l’ingegner Salvo Cantale, ha spiegato all’Adnkronos che «Nella sceneggiatura che ci hanno inviato dalla produzione per la fiction “Protezione civile”, che si sta girando qui a Stromboli, non ci avevano detto che avrebbero appiccato un piccolo fuoco durante le riprese, invece poi non so chi, ha pensato di farlo, forse perché rassicurato dalla nostra presenza, ma il forte vento di scirocco in pochi minuti ha fatto divampare il fuoco». Cantale che è già a Stromboli per coordinare le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza, poi, aggiunge: «Nessuno ci aveva detto che lo avrebbero appiccato, altrimenti glielo avremmo impedito». Per il capitano Ortolani «è una delle piste ma stiamo indagando a 360 gradi e ancora non abbiamo deferito ancora nessuno all’autorità giudiziaria».

Il giallo delle autorizzazioni

Il Comando nazionale dei vigili del fuoco precisa

: «Rispetto alle notizie apparse ieri della presenza di una squadra dei vigili del fuoco sul posto al momento dell’incendio, in concomitanza della lavorazione di una fiction cinematografica, si precisa che il personale inviato per la relativa assistenza non era sul luogo delle riprese in quanto non era ancora stato dato il nulla osta all’inizio delle attività. Pertanto, ogni operazione eventualmente eseguita, sulla quale sono in corso accertamenti, non era autorizzata in assenza della squadra dei vigili del fuoco». Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, la cui amministrazione comprende anche Stromboli: «Io non ho dato alcuna autorizzazione alla troupe perché quell’area non è di mia competenza essendo una riserva naturale orientata e quindi sotto il controllo della forestale ma adesso vogliamo capire eventuali responsabilità e i nostri avvocati sanno cosa sì deve fare». « Tutti i necessari permessi ed autorizzazioni erano stati richiesti ed acquisiti e la realizzazione di ogni scena era stata affidata a professionisti di sicura esperienza e competenza — replica però la società Società 11 Marzo Film Srl, produttrice della fiction «Protezione Civile» —. Alla luce dei primi rilievi e dei dati raccolti sul luogo dell’incidente, l’accaduto sembra dovuto al caso ed all’imprevedibile».

Le reazioni

Il disastro ambientale ha scosso anche la politica. «È urgente che la Rai faccia chiarezza su ciò che è accaduto a Stromboli — ha scritto su Facebook Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza della tv di Stato — un disastro ambientale gravissimo». Dopo la sollecitazione la tv di Stato ha fatto chiarezza sostenendo che non ci sarebbe «alcuna responsabilità nella produzione esecutiva della serie “Protezione civile” nell’isola di Stromboli e l’attività non vede impegnati personale e mezzi dell’azienda». Per i vertici di viale Mazzini «la produzione esecutiva della serie televisiva viene organizzata e realizzata, in modo indipendente dalla Rai, dalla società “11 marzo”». Intanto anche l’associazione di consumatori Codacons annuncia un esposto alla procura di Barcellona Pozzo di Gotto in cui chiederà di «indagare per la possibile ipotesi di disastro ambientale, accertando eventuali responsabilità della troupe che stava girando una fiction sull’isola e nel caso, di risarcire i danni procurati».

«Peggio del vulcano»

«Il disastroso incendio che ha interessato gran parte dell’isola di Stromboli, la cui violenza non ha avuto pari neppure rispetto a quelli conseguenti innescati dalle eruzioni vulcaniche — denuncia Rosa Oliva della Pro Loco “Amo Stromboli” — ha evidenziato ancora una volta l o stato di abbandono ed incuria in cui versa il territorio dell’isola. Non esistono valide linee tagliafuoco, i sentieri non vengono mantenuti in agibilità, tranne in pochi casi. Il Corpo Forestale della Regione, a cui è demandata la sicurezza delle aree boschive non ha un organico sufficiente per garantire il primo intervento».

26 maggio 2022 (modifica il 26 maggio 2022 | 20:24)

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, 2022-05-26 22:51:00, La procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha aperto un’inchiesta. In zona si stava girando un film (proprio sulla Protezione civile). Ingentissimi i danni. Il caso delle autorizzazioni. La società produttrice: «Tutto in regola», Alessio Ribaudo

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