Ancora un altro intervento del tribunale amministrativo in merito ad una bocciatura a scuola: uno studente veneziano è stato bocciato agli esami di stato del 2022 ma, dopo essersi rivolto al TAR, le cose sembrano cambiare per lui (in bene).
A raccontare la vicenda Il Messaggero, che spiega come lo studente era stato bocciato alla maturità con un punteggio di 54/100, sei punti sotto la sufficienza. Dopo un anno però il TAR del Veneto ha ribaltato la decisione, invitando l’istituto che decise di bocciare il ragazzo a promuoverlo con il minimo, ovvero 60/100.
il giovane va promosso. E la scuola, rea di non aver motivato a dovere la decisione, deve assegnargli il diploma con il voto di 60/100.
Quando lo studente fu ammesso alla maturità con 36 punti accumulati tra i crediti dell’ultimo triennio, il giudizio dei suoi professori non era negativo, anzi il quotidiano riporta che “nel complesso lo studente è riuscito a raggiungere gli obiettivi didattici mostrando conoscenze articolate e abilità essenziali”.
A far precipitare la situazione per il giovane è stato il colloquio, quando la commissione lo valutò con 5 punti su 25. Un punteggio secondo lo studente “illogico e contraddittorio”, che decise di non ripetere l’anno e presentare ricorso.
In verità in appello, il Consiglio di Stato aveva imposto alla scuola una rivalutazione della prova orale, ma i gli insegnanti confermarono la bocciatura.
Nel verbale relativo all’esame è scritto che il ragazzo era andato male anche nella seconda prova scritta e che all’orale non aveva risposto completamente alle domande sulle materie di indirizzo e di inglese.
A quel punto lo studente ha deciso di impugnare anche la seconda bocciatura davanti al Tar, che gli dà ragione.
Scrivono i giudici: “La commissione non ha tenuto conto dell’oggettivo miglioramento che caratterizzando l’andamento scolastico avrebbe dovuto essere contrapposto agli esiti non sempre soddisfacenti della prova d’esame, peraltro inficiata dallo stato d’ansia che avrebbe pervaso il candidato”.
Un’altra vicenda, intricata, che sicuramente farà discutere, dopo quella dei giorni scorsi che ha visto il Tar promuovere una studentessa di Tivoli delle scuole medie già respinta dai professori con 6 insufficienze.
Come scritto in precedenza, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato di aver avviato un gruppo di lavoro che possa intervenire per promuovere una sorta di norma restrittive contro i ricorsi dei genitori sulle bocciature.
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