Dopo diversi casi di bullismo subiti dal figlio, una famiglia di Cremona ha preso una decisione drastica: “Qui non si muove nulla, me ne vado in Germana” ha dichiarato il padre dello studente a Il Giorno.
Ed è proprio il padre che racconta cos’è avvenuto nell’ultimo mese: “Mio figlio è qui mentre tutti gli altri sono a scuola. A oggi nessuno si è fatto vivo: nessuno dalla scuola, nessuno dal Comune, nessuno da alcuna parte. Noi abbiamo scritto, abbiamo fatto presente la situazione. Ci è stato riferito che il bambino era atteso a scuola, dove sarebbe stato accolto e protetto. C’è andato ed è ricapitato tutto da capo e questo ha minato sia la credibilità della scuola sia la mia. Ho fatto una pessima figura e il risultato è che mio figlio in quella scuola non ci vuole più andare. Mentre chi lo vessa è sempre lì, senza che si prendano provvedimenti adeguati”.
E continua: “Ho cercato di fargli cambiare scuola, ma dove ho chiesto non c’era posto e dove c’era posto invece la retta era troppo cara per noi. Quindi ho scelto un’altra strada. Parto per la Germania. Nei pressi di Stoccarda ho un conoscente che da anni lavora da quelle parti. Mi ha procurato un colloquio in un’azienda dove offrono lavoro a un magazziniere. Vado a sostenere il colloquio e, se mi prendono, qui chiudiamo tutto e ce ne andiamo”.
Non è il primo caso di bullismo che raccontiamo. In queste ultime settimane tantissimi sono stati gli episodi denunciati dai genitori che si trovano inermi di fronte a queste situazioni, accusando la scuola di non saper gestire gli episodi di bullismo.
Citiamo la vicenda di una mamma che per vendicare la figlia bullizzata è andata a scuola e ha preso letteralmente a testate la bulla, provando a vendicare la studentessa.
E ancora, riportiamo anche il caso di un 14enne che tenta il suicidio a scuola ingerendo trenta pastiglie in una volta proprio perché vittima di bullismo.
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