Per il recupero delle carenze formative gli studenti sono tenuti a curare la preparazione personale durante l’estate. Le carenze formative assegnate possono, altresì, essere recuperate, oltre che nell’anno scolastico successivo a quello di assegnazione, anche negli anni scolastici seguenti, secondo le modalità che ciascun istituto scolastico fissa e che, per meglio garantire la correttezza della procedura, andrebbero regolamentate. Di fatto, un regolamento garantisce che l’analoga procedura si adotti per tutti e per più anni, senza affidare all’improvvisazione del momento la sua disciplina (pur sempre nel rispetto più assoluto delle regole, naturalmente).
Il corso di recupero
Gli studenti con carenze formative devono frequentare il relativo corso di recupero (a carattere orientativo e di preparazione alla verifica, della durata massima che ciascuna scuola andrà ad individuare anche in ragione di quanto stabilito nelle scelte strategiche della contrattazione decentrata d’Istituto che di fatto declina economicamente, nel caso di specie, scelte operate a monte nel PTOF) organizzato dall’Istituto. Tale organizzazione potrà essere disposta durante la pausa di luglio o agosto, o, cosa che fanno in più scuola, anche quella presa a riferimento, a settembre.
Cosa capita nel caso che siano i genitori che si assumono il compito di garantire allo studente la preparazione necessaria
Naturalmente, il tutto, salvo diversa disposizione dei genitori/responsabili che – come si legge nel brillante documento predisposto dall’istituto di Istruzione “Lorenzo Guetti” di Tione di Trento che si allega come esempio di eccellente scuola – potrebbero assumersi il compito di garantire allo studente la preparazione necessaria, comunicando la decisione alla scuola.
Il testo della verifica del recupero della carenza formativa
Il docente che assegna una carenza formativa deve preparare (sarebbe questa una procedura assolutamente indicata), in accordo con i colleghi di dipartimento, il testo della verifica da somministrare al termine del corso di recupero di settembre e deve consegnarlo (anche questo sarebbe un’ottima pratica a tutela dell’imparzialità delle operazioni di verifica) in segreteria entro una data che il dirigente scolastico potrebbe fissare. Anche se gli studenti non hanno frequentato il corso di recupero, devono sostenere la prova di verifica del recupero delle carenze formative al termine del corso.
L’esito negativo della verifica
In caso di esito negativo della verifica, gli studenti – come si legge nel brillante documento predisposto dall’istituto di Istruzione “Lorenzo Guetti” di Tione di Trento – possono sostenere, a richiesta dei genitori/responsabili o degli studenti stessi se maggiorenni, un’altra prova entro una data (la scuola che prendiamo come riferimento ha fissato il mese, ragionevole, di dicembre) che i regolamenti potrebbero già prevedere e fissare.
Assenza degli alunni alla verifica
In caso di assenza alla verifica, giustificata per gravi motivi, agli studenti viene somministrata un’altra verifica nella stessa sessione. Qualora l’assenza non sia giustificata, viene registrato il giudizio “non classificato”. Se gli studenti hanno sostenuto entrambe le prove di settembre e di dicembre con esito negativo, possono fruire, su richiesta dei genitori/responsabili o degli studenti stessi se maggiorenni, della possibilità di recupero in itinere nel periodo gennaio-giugno con verifica specifica predisposta dal docente della disciplina.
Il recupero in itinere
Il recupero in itinere non può essere richiesto per le materie non presenti nel quadro orario della classe che gli studenti stanno frequentando.
L’uso degli sportelli didattici
Per la preparazione alle prove di verifica della sessione di dicembre e del recupero in itinere, gli studenti devono provvedere personalmente, avvalendosi eventualmente degli sportelli didattici.
La certificazione dell’esito delle verifiche
Il Consiglio di classe, nello scrutinio finale, certifica l’esito delle verifiche e lo riporta in un apposito spazio del documento di valutazione (pagella). Il Consiglio di classe, nello scrutinio finale di ogni anno scolastico, ai fini dell’ammissione ovvero della non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato, tiene conto anche di tutte le carenze formative non recuperate, conteggiandole nel numero delle insufficienze di fine anno. Qualora la carenza sia reiterata per la stessa disciplina viene conteggiata come insufficienza grave.
L’obbligo del recupero permane anche se si effettua passaggio ad altro indirizzo
Gli studenti ammessi alla classe successiva con carenze formative e che effettuano un passaggio ad un altro indirizzo di studi sono tenuti a recuperare solo le carenze formative nelle materie previste nel piano di studi del percorso di destinazione. Se gli studenti non riescono a recuperare le carenze formative entro la fine dell’anno scolastico, – come si legge nel brillante documento predisposto dall’istituto di Istruzione “Lorenzo Guetti” di Tione di Trento diretto con grande competenza e spiccate qualità manageriali dal Dott. Alessandro Fabris- possono sostenere, su richiesta dei genitori/responsabili o degli studenti stessi se maggiorenni, le prove di verifica nelle sessioni organizzate a settembre degli anni scolastici successivi, fino al recupero della carenza.
, 2022-07-17 06:30:00, Per il recupero delle carenze formative gli studenti sono tenuti a curare la preparazione personale durante l’estate. Le carenze formative assegnate possono, altresì, essere recuperate, oltre che nell’anno scolastico successivo a quello di assegnazione, anche negli anni scolastici seguenti, secondo le modalità che ciascun istituto scolastico fissa e che, per meglio garantire la correttezza della procedura, andrebbero regolamentate. Di fatto, un regolamento garantisce che l’analoga procedura si adotti per tutti e per più anni, senza affidare all’improvvisazione del momento la sua disciplina (pur sempre nel rispetto più assoluto delle regole, naturalmente).
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