Studenti raccolgono le olive, la prof non li interroga

Studenti raccolgono le olive, la prof non li interroga

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Il premio ai ragazzi

Una docente di Ruvo di Puglia (Bari) ha esonerato dall’interrogazione gli alunni del terzo anno dopo una dura giornata di lavoro in campagna

di Redazione Scuola

(ANSA)

2′ di lettura

«Recuperare le tradizioni e il legame con la terra andando a raccogliere le olive con i nonni o con i propri genitori” ottenendo in cambio un giorno di ’clemenza’ tra i banchi di scuola. Accade nel liceo liceo scientifico ’Orazio Tedone’ di Ruvo di Puglia (Bari) dove la prof di Scienze, Valeria Scaringella, ha deciso di giustificare gli alunni del terzo anno esonerandoli dall’interrogazione la mattina seguente una dura giornata di lavoro in campagna. La docente 40enne, con una particolare passione per la natura, è di Corato.

La scelta della prof

«Molti studenti – spiega Scaringella – sono del mio stesso paese. E da noi si sente molto questo legame con la terra, solo che gli adolescenti a volte tendono quasi a vergognarsene. A questa età non lo si apprezza molto, invece vorrei che imparassero a vedere il bello nell’albero di ulivo, in quello che stanno facendo, a lavorare e a sporcarsi le mani nel vero senso della parola. Come alternanza scuola-lavoro sarebbe molto bello da fare, una giornata in campagna lascia molto di più». L’idea, evidenzia, «dovrebbe essere presa seriamente in considerazione».

Agli alunni, che hanno un’età compresa tra i 16 e 17 anni, l’iniziativa è piaciuta tanto e in effetti, un po’ per la voglia di saltare l’interrogazione, un po’ per il piacere di stare con i loro parenti all’aperto, stanno mettendo ’in campo’ i consigli della prof. «Ci tengono – afferma – a far vedere che sono andati in campagna portando anche la magliettina sporca di terra. I ragazzi hanno spesso bisogno di essere ascoltati e ti raccontano quello che vivono come un evento straordinario: immagino che anche i loro parenti siano contenti». «Se il giorno prima sei andato a raccogliere le olive, sei certo che nella mia ora non ti interrogo. Li giustifico ma devono dimostrarlo, anche con le unghie sporche – scherza la docente – piuttosto che con le foto. Per me la tradizione, la cultura, la cura del territorio e la bellezza della nostra terra passano anche da questo». E poi, aggiunge, «se il giorno prima ti sei svegliato alle 6 per andare a raccogliere le olive e torni a casa stanco, mettersi a studiare immagino non sia semplicissimo».

Le altre esperienze

La proposta non riguarda solo le olive ma il rapporto con la terra in generale. «A ottobre – sottolinea la docente – sono andati a vendemmiare e poi sono venuti a scuola con un bustone pieno dell’uva che hanno raccolto; altri vogliono portare la bottiglia dell’olio che hanno prodotto loro. È il primo anno che sono in questa scuola, sto tastando il territorio, vediamo se l’iniziativa si estenderà».

, 2022-10-28 14:25:00, Una docente di Ruvo di Puglia (Bari) ha esonerato dall’interrogazione gli alunni del terzo anno dopo una dura giornata di lavoro in campagna, di Redazione Scuola

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