Stupro Palermo, Murino: La violenza sulle donne colpa di certi genitori che hanno creato dei mostri

Caterina Murino è la madrina della prestigiosa Mostra del Cinema di Venezia. L’attrice ha affrontato con coraggio e determinazione le domande dei giornalisti, offrendo uno sguardo profondo sul cinema e sulla società.

Riconoscendo la sua intima connessione con il festival, Murino ha dichiarato: “Più che madrina mi sento padrona di casa”. Questa affermazione riflette il suo attaccamento profondo non solo all’evento, ma anche al mondo cinematografico in generale. Se avesse avuto l’opportunità, avrebbe voluto contribuire alla scelta dei film. Ma, come sottolinea, avrebbe basato le sue decisioni sulla qualità e non su un mero gioco di quote: “Avrei scelto i film non per le quote rosa ma per la bravura”.

Ma la conversazione si è rapidamente spostata su temi più gravi e urgenti, in particolare sulla violenza contro le donne, un argomento che Murino ha affrontato con passione e fermezza. Secondo l’attrice, non basta riconoscere la gravità degli stupri; bisogna agire con decisione e senza indugi. “Gli autori degli stupri devono essere puniti severamente. Non uccidono ma disintegrano le donne e quindi devono andare immediatamente in galera”, ha esclamato.

Queste parole risuonano come un grido di battaglia contro l’ingiustizia, e sottolineano la necessità di interventi rapidi e risoluti. Caterina Murino non ha esitato a esortare la giustizia, in particolare i giudici, a prendere seriamente il problema: “I giudici si mettano una mano sulla coscienza e facciano quello che devono per fermare queste persone pericolose”.

Ma la sua riflessione non si è fermata qui. Murino ha collegato il problema della violenza sulle donne alle radici culturali e educative, sottolineando come certi genitori siano responsabili per aver creato “mostri”. La sua affermazione sottolinea l’importanza dell’educazione nell’evitare che tali tragedie accadano in primo luogo.