di IDA BOZZI
Extra in digitale un testo dello scrittore ex marine e i romanzi sulla guerra nel Paese asiatico. Nell’inserto in edicola e App, l’anticipazione del nuovo libro di Salman Rushdie e il dialogo tra Sandro Veronesi e il regista Florian Zeller
Il Vietnam non finisce mai: si torna a parlare della guerra combattuta dall’America tra gli anni Sessanta e Settanta nel Paese del Sud-Est asiatico. Su la Lettura #581, in edicola e nell’App lo scrittore americano ex marine Karl Marlantes (1944) in un testo inedito svela come nato il suo romanzo autobiografico del 2010 Matterhorn (ora in una nuova edizione che esce il 20 gennaio per Solferino), dedicato all’esperienza durante la guerra in Vietnam. Mentre nell’App de la Lettura il Tema del Giorno, extra quotidiano solo digitale, luned 16 gennaio a cura di Matteo Persivale, si occupa proprio di libri sulla guerra del Vietnam come Dispacci (Rizzoli) dell’inviato Michael Herr e Vietnam in guerra (Leg edizioni) del grande romanziere John Steinbeck, o come il bestseller Le cose che portiamo (DeA Planeta) di Tim O’Brien e Nato per uccidere (Bompiani)di Gustav Hasford, che ha ispirato il film Full Metal Jacket di Stanley Kubrick. Nella sezione Temi dell’App inoltre disponibile l’incipit della nuova introduzione di Marlantes a Matterhorn. Il volume che esce nella traduzione di Gianni Pannofino (pagine 608, euro 19) un’ opera monumentale che narra la guerra del Vietnam, o meglio la storia dei soldati che combatterono con Marlantes; il titolo rimanda al vocabolo tedesco del monte Cervino e si riferisce al nome in codice di un’immaginaria collina contesa fra soldati americani e vietnamiti.
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Tornando a la Lettura, il #581, in edicola e nell’App, il numero si apre con il dialogo molto intenso tra il regista e drammaturgo francese Florian Zeller, e lo scrittore Sandro Veronesi sui temi della famiglia e delle difficolt delle relazioni nel mondo di oggi, argomento centrali del film The Son (Il Figlio) di Zeller che sar nelle sale italiane il 9 febbraio. Dopo il toccante, doloroso The Father, con il quale ha vinto l’Oscar per la sceneggiatura (con Christopher Hampton), Zeller prosegue nel nuovo lavoro la costruzione di una trilogia dedicata alla famiglia contemporanea (in attesa di The Mother, il terzo capitolo): nella conversazione con Veronesi, il regista spiega di aver voluto raccontare nel nuovo film le lontananze incolmabili, le frammentazioni e le fragilit di un rapporto non pi cos definito, quello tra padre e figlio, in una famiglia in cui l’abbandono e la depressione pesano pi dell’affetto.
Altra anticipazione su la Lettura il nuovo, atteso libro di Salman Rushdie, Victory City, che esce negli Stati Uniti il 7, in Inghilterra il 9 febbraio, e che sar in Italia per Mondadori nel mese di febbraio: il primo dopo l’attentato dell’agosto 2022, in cui lo scrittore, accoltellato durante una conferenza, ha subito gravi ferite e ha perso la vista da un occhio. Matteo Persivale, che ha letto in anteprima per la Lettura il nuovo romanzo, racconta sul supplemento il mondo immaginario e mitico che Rushdie ha costruito giocando con l’espediente del manoscritto ritrovato e rifondando, addirittura, la civilt indiana delle origini.
Dell’India di oggi, e delle sue aspirazioni geopolitiche nel nuovo scenario mondiale, parla l’economista e premio Nobel Amartya Sen, nell’intervista di Alessandra Muglia. Anche nell’App de la Lettura, nella sezione Temi, si pu leggere un focus extra dedicato alla regione indiana, e in particolare alle cinque sfide moderne di quel mondo, raccontate nell’approfondimento curato dalla stessa Muglia.
Una storia poco nota di eroismo e bont viene raccontata dallo scrittore Fabiano Massimi, che nel suo Se esiste un perdono (Longanesi, in libreria dal 24 gennaio) ricostruisce la vicenda del broker inglese Nicholas Winton (1909-2015), che con grandi rischi riusc a salvare dalla persecuzione nazista 669 bambini, di famiglie ebree o dissidenti, portandoli in treno da Praga attraverso l’Europa fino a Londra: lo scrittore visita con la Lettura i luoghi del salvataggio, e ne parla con Patrizia Violi.
Nella sezione Sguardi, un’altra anticipazione riguarda la manifestazione Arte Fiera, che a Bologna ritorner dal 3 febbraio, di nuovo nella sua sede storica, i padiglioni 25 e 26, e avr una firma particolare, anzi due. Al curatore Simone Menegoi infatti si affianca un noto collezionista, Enea Righi: nella conversazione tra i due, a cura di Stefano Bucci, vengono illustrate le particolarit di quest’edizione che porter molti cambiamenti, non solo logistici e organizzativi, con nuove impostazioni, grandi rientri di molte gallerie d’arte, e con un’attenzione speciale per gli artisti italiani.
Un’altra anticipazione, nelle Maschere: il regista Paolo Genovese porta sullo schermo la storia che ha gi narrato in un romanzo (Einaudi, 2018), Il primo giorno della mia vita, che sar nelle sale il 26 gennaio. La vicenda di quattro persone che hanno deciso di farla finita, e di un uomo misterioso che prova a farle riavvicinare alla vita, con un pizzico di magia: fuor di metafora anche un invito a rinnamorarsi dell’esistenza, dopo anni durissimi che hanno accentuato i problemi e le sofferenze di tutti. Nell’intervista di Cecilia Bressanelli, il regista racconta il percorso del suo progetto, nato prima della pandemia e realizzato quando l’emergenza sanitaria era ancora in corso, con le riprese effettuate nella Roma quasi deserta dell’inizio del 2021.
Chiude il nuovo numero l’ampio intervento di un marine che anche un autore bestseller, l’americano Karl Marlantes: nel supplemento, lo scrittore racconta come nata l’idea del suo romanzo Matterhorn la cui nuova edizione sar in libreria per Solferino dal 20 gennaio. Un’ opera monumentale che narra la guerra del Vietnam, o meglio la storia dei soldati che combatterono con Marlantes: e spiega che cosa vuol dire avere diciotto o diciannove anni e diventare adulti in guerra. Matterhorn torna con una nuova Introduzione, di cui anticipiamo un estratto nella sezione Temi dell’App de la Lettura.
13 gennaio 2023 (modifica il 15 gennaio 2023 | 19:47)
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