TikTok è il regno dei giovani senza cultura e a caccia di soldi. A sostenerlo è Nicola Gratteri, procuratore di Napoli. Intervistato da Massimo Gramellini domenica 12 novembre a “In altre parole”, su La 7, Gratteri ha detto che “TikTok è il social media più usato dalle mafie, perché lì il rampollo si va vedere ricco, con l’orologio d’oro e la macchina di lusso”.
Poi ha aggiunto che questo social media “in qualche modo attrae gli ignoranti e i giovani in cerca di soldi”.
Parlando ancora delle mafie, il procuratore ha tenuto a dire che “noi siamo di più, ma non siamo organizzati; mentre le mafie, le massonerie deviate, sono compatte e coese“.
Alla domanda del giornalista Gramellini su “Coma ha educato i figli”, Gratteri ha fatto una confessione: “Non li ho educati io. Sono figli di mia moglie. Sono stato troppo in giro per il mondo a contrastare la ‘Ndrangheta”.
Quindi, il procuratore di Napoli è stato interpellato sulla evasione fiscale che in Italia continua ad imperversare. “Oggi – ha detto ancora Gratteri – non c’è più vergogna, ma soprattutto si evade perché non c’è sanzione“.
“Se le tasse fossero più basse, le pagherebbero tutti? No, perché la convinzione dei furbi e degli spregiudicati è quella di non pagare”, ha replicato il noto procuratore.
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