di Redazione Cronache
Il caso di Antonio (nome di fantasia), assistito dal collegio legale dell’Associazione Luca Coscioni. È il secondo in Italia dopo Federico «Mario» Carboni deceduto il 16 giugno scorso
Antonio (nome di fantasia) è il secondo italiano che potrà accedere legalmente al suicidio assistito tramite l’autosomministrazione di un farmaco a base di tiopentone sodico. Antonio, assistito dal collegio legale dell’Associazione Luca Coscioni, è «riuscito a far valere il proprio diritto di vedere rispettata la sua volontà di accedere al suicidio medicalmente assistito», dopo il caso di Federico «Mario» Carboni, deceduto il 16 giugno scorso a Senigallia (Ancona). La procedura in Italia è legale solo alla presenza delle quattro condizioni indicate dalla Corte costituzionale:
– proposito di suicidio autonomo e libero
– persona tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale
– patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche intollerabili
– verifica da parte di una struttura pubblica del Servizio sanitario nazionale e parere del comitato etico territorialmente competente.
«Pronto ad andare in Svizzera»
«Stavo per riprendere i contatti con la struttura svizzera che avevo contattato prima di questo percorso», ha detto Antonio, come riporta una nota dell’associazione Coscioni. «Ma alla notizia della conferma del farmaco e delle modalità che potrò seguire, sono felice di poter avere vicino i miei cari qui con me, a casa mia fino all’ultimo momento. Inizio ora a predisporre ogni cosa al fine di procedere in tempi brevi con il suicidio assistito» .
17 agosto 2022 (modifica il 17 agosto 2022 | 15:06)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
, 2022-08-17 13:11:00, Il caso di Antonio (nome di fantasia), assistito dal collegio legale dell’Associazione Luca Coscioni. È il secondo in Italia dopo Federico «Mario» Carboni deceduto il 16 giugno scorso, Redazione Cronache