Sul Corriere Salute: come capire se un cereale è davvero integrale

di Anna Fregonara

Si riconosce se in etichetta c’ la dicitura farina integrale con varie percentuali di crusca. Se ne parla sul Corriere Salute in edicola gratis con il Corriere della Sera gioved 2 febbraio

Pubblichiamo in anteprima parte di un articolo del nuovo Corriere Salute. Potete leggere il testo integrale sul numero in edicola gratis gioved 2 febbraio oppure in Pdf sulla Digital Edition del Corriere della Sera.

Se vi chiedessero di definire che cos’ un cereale integrale e non foste in grado di farlo, sappiate che non siete gli unici. quanto emerge da uno studio osservazionale su un campione di circa 40mila adulti pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition. Nonostante la crescita registrata nel consumo di cereali integrali, che varia dal 40 al 62% a seconda della definizione utilizzata dagli studiosi, non se ne assumono ancora abbastanza. A influire, fanno notare gli autori, anche la mancanza di una definizione standard di integrale da parte delle varie istituzioni che adottano criteri differenti per qualificare questi cibi.

Il vero cereale integrale il chicco che conserva tutte le sostanze benefiche: la crusca, che lo strato esterno di protezione, ricca di fibre e di antiossidanti; l’endosperma, che si caratterizza per la presenza di amidi e di proteine e che rappresenta il serbatoio di riserva energetica del chicco necessario per la crescita e lo sviluppo del germoglio e della pianta; il germe, che la parte pi viva del chicco da cui parte la germogliazione e la crescita della pianta, ricco di grassi essenziali, di vitamina E e del gruppo B e di minerali come magnesio, manganese e fosforo, spiega Stefano Erzegovesi, medico nutrizionista e psichiatra, esperto in nutrizione preventiva e disturbi alimentari.

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