Sul Corriere Salute: proteggere i reni, organi dimenticati perché silenziosi

Sul Corriere Salute: proteggere i reni, organi dimenticati perché silenziosi

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di Elena Meli

Una riduzione del funzionamento può passare inosservata. Per accorgersi se qualcosa non va sono sufficienti esami del sangue e delle urine. Se ne parla nell’inserto in edicola giovedì 1 dicembre gratis con il «Corriere della Sera»

Pubblichiamo in anteprima parte di un articolo del nuovo «Corriere Salute». Potete leggere il testo integrale sul numero in edicola gratis giovedì 1 dicembre oppure in Pdf sulla Digital Edition del «Corriere della Sera».

Il cuore lo sentiamo battere, se ci facciamo caso ci accorgiamo di respirare. Dei reni invece è difficile rendersi conto, anche sforzandosi, eppure filtrano circa 170 litri di liquidi al giorno mantenendo il sangue e l’organismo libero dalle scorie, trattenendo le sostanze utili e regolando l’equilibrio di acqua e sali nel nostro corpo. Sono lavoratori indefessi e silenziosi, che non danno segno di sé neppure quando qualcosa non va: si può arrivare a perdere fino all’80 per cento della funzionalità prima di avere sintomi evidenti, perché i reni tamponano le difficoltà più che possono e non a caso sono due, così che uno possa perfino sopperire al lavoro dell’altro in caso di necessità. Hanno insomma un compito indispensabile, tant’è che quando il deficit di funzione supera una soglia di sicurezza occorre sottoporsi alla dialisi o a un trapianto.

Prevenire danni ai reni, quindi, è fondamentale e in teoria pure relativamente semplice, come hanno sottolineato gli esperti durante l’ultimo congresso della Società Italiana di Nefrologia (Sin): per non andare incontro a guai e proteggere questi organi perché lavorino a dovere il più a lungo possibile basterebbe uno stile di vita sano, per accorgersi tempestivamente se qualcosa non va sarebbero sufficienti esami del sangue e delle urine semplici ed economici. Nonostante questo, secondo le stime dei nefrologi in Italia il 7-10 per cento della popolazione adulta ha un’insufficienza renale di grado più o meno serio, ovvero reni che non riescono più a fare il loro lavoro di filtro; e se è vero che un calo progressivo della funzione renale è inevitabile con gli anni, per cui gli anziani hanno spesso un deficit, è altrettanto certo che si può fare molto per non spianare la strada alle malattie renali.

Potete continuare a leggere l’articolo sul Corriere Salute in edicola gratis giovedì 1 dicembre oppure in Pdf sulla Digital Edition del Corriere della Sera.

30 novembre 2022 (modifica il 30 novembre 2022 | 13:02)

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, 2022-11-30 12:05:00, Una riduzione del funzionamento può passare inosservata. Per accorgersi se qualcosa non va sono sufficienti esami del sangue e delle urine. Se ne parla nell’inserto in edicola giovedì 1 dicembre gratis con il «Corriere della Sera», Elena Meli

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