Caso Soumahoro, la suocera ammette: «Sì è vero, non abbiamo pagato gli stipendi»

Caso Soumahoro, la suocera ammette: «Sì è vero, non abbiamo pagato gli stipendi»

Spread the love

di Virginia Piccolillo e Michele Marangon

Marie Therese Mukamitsindo dinanzi alla commissione dell’ispettorato del lavoro di Latina: «Eravamo in difficoltà». Accordo raggiunto per ripagare tre ex dipendenti che hanno fatto vertenza

«Si è vero. Non gli abbiamo fatto il contratto e non abbiamo pagato gli stipendi. Ma eravamo in difficoltà». Marie Therese Mukamatsindo ha ammesso tutte le accuse che le aveva rivolto Youssef Kadmiri, ingegnere 42 enne marocchino che al Corriere ha raccontato: «In due anni sono stato pagato solo due volte».

Di fronte alla commissione dell’ispettorato del lavoro di Latina, la suocera di Aboubakar Soumahoro è giunta a un accordo. «Adesso spero che mi paghi» dice Kadmiri all’uscita. «È andata avanti sempre con scuse, sempre dicendo che aveva i soldi bloccati e non poteva pagare, anche oggi lo ha fatto. Però alla fine ha firmato l’accordo. Quindi spero che adesso tutto finisca».

Molto amareggiato per le rivelazioni riportare dai media sui milioni di euro di fondi presi dalle cooperative Consorzio Aid e Karibu gestite all’epoca da Maria Therese e sua figlia Liliane Murekatete, dice: «Lo sapevamo. Lo sapevano tutti. Solo il sindacalista della Uiltucs ci ha ascoltato. Anche Soumahoro lo sapeva. Veniva a portare la spesa per i ragazzi minorenni che erano trattati male, spesso non gli davano la colazione, poco cibo, vestiti usati ed erano costretti a lavorare fuori per comprarsi quello di cui avevano bisogno perché gli toglievano anche il pocket money e quindi non andavano a scuola».

All’ispettorato del Lavoro di Latina, Maria Therese Mukamistindo si è presentata prestissimo sfuggendo alle domande dei cronisti. Oltre a quella di Youssef Kadmiri, la suocera di Soumahoro è chiamata a sanare la posizione altri due operatori che hanno lavorato per le cooperative Karibu e Consorzio Aid e non sono stati pagati regolarmente. Stefania Di Ruocco, era in forze alla Karibu dal 2016. Per lei è stata definita la somma di oltre 21mila euro comprensive di Tfr. Da quasi due anni non aveva ricevuto nulla: da gennaio a dicembre 2021 e poi da gennaio 2022 sino ad ottobre di quest’anno. La speranza è che Karibu rispetti il piano di rientro stabilito in sede di accordo. Con lei a chiedere di rispettare il diritto alla paga Mohamed El Motaraji.

Le tre vertenze affrontate stamane sono solo una piccola parte. Secondo la stima di Gianfranco Cartisano di Uiltucs ammonta almeno a 400 mila euro il tesoretto di somme sottratte dalle cooperative gestiste da Mukamitsindo alla retribuzione regolare dei lavoratori, in gran parte migranti stranieri. Soumahoro aveva dichiarato nel video, in lacrime, che se fossero state accertate le accuse sarebbe stato dalla parte loro.

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di Roma iscriviti gratis alla newsletter “I sette colli di Roma” a cura di Giuseppe Di Piazza. Arriva ogni sabato nella tua casella di posta alle 7 del mattino. Basta cliccare qui.

29 novembre 2022 (modifica il 29 novembre 2022 | 13:39)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-11-29 12:20:00, Marie Therese Mukamitsindo dinanzi alla commissione dell’ispettorato del lavoro di Latina: «Eravamo in difficoltà». Accordo raggiunto per ripagare tre ex dipendenti che hanno fatto vertenza, Virginia Piccolillo e Michele Marangon

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.