Le suore social di Pienza si ribellano al vescovo (e al Vaticano): Vogliamo che resti la nostra Madre superiora

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di Marco Gasperetti

I mercatini e l’apertura del convento a una sorta di B&B non sono piaciuti alle autorit civili e religiose. Se non obbediscono rischiano la riduzione allo stato laicale

Altro che monache di clausura, le tredici sorelle di Pienza sono diventate pop, anzi social. E nei cinque anni di regno di suor Diletta, la madre superiore con un passato da marescialla delle Guardie Forestali, hanno aperto il monastero a Facebook, con annunci dal sapore pubblicitario. Con tanto di slogan mediatico: Vuoi sperimentare una nuova avventura? Vieni cinque giorni in clausura, si legge in un post con indirizzo e numero di telefono cellulare che per adesso squilla invano. E ancora le ex riservatissime religiose dello straordinario borgo in provincia di Siena, hanno anche deciso di organizzare mercatini e trasformare gli spazi che forse un tempo sarebbero stati destinati a celle di meditazione, in una sorta di B&B accludendo l’immagine di una bella cucina componibile in legno, piccolina ma dotata di tutti i comfort: che ne pensate?, scrivono le suore sempre su Facebook. Si parla anche di un bellissimo esemplare di pappagallo grigio e bianco un po’ ribelle che ogni tanto fuggiva dalla social-clausura ma veniva poi rincorso dalle suore. E di altre iniziative.

I mercatini

Insomma una rivoluzione che ha creato non pochi problemi e qualche imbarazzo anche al sindaco di Pienza, Manolo Garosi, costretto a sollevare la questione alla Curia per i mercatini enogastronomici organizzati dalle religiose sulla sicurezza dei prodotti agroalimentari, le modalit di produzione e le normative in materia. Anche il vicesindaco di Pienza Gianpietro Colombini ammette di essere rimasto stupito insieme a tanti altri concittadini. Queste suore un po’ ci avevano sorpreso, spiega, perch questa clausura secondo i nostri canoni era un po’ diversa, ma evidentemente avevano determinate regole che gli permettevano di uscire e fare certe attivit. Come la gestione di un mercatino in maniera anomala.

La sostituzione

Cos, dopo anni di accertamenti delle autorit ecclesiastiche e pare anche un bel po’ di rimbrotti della Diocesi arcivescovile di Montepulciano-Chiusi- Pienza, si mosso il Vaticano che ha deciso di sostituire la madre superiore con motivazioni coperte da segreto. Apriti cielo. Tutte le monache si sono schierate accanto a suor Diletta rifiutando ogni tipo di trasferimento e sostituzione. E adeso rischiano l’anatema, o meglio di essere ridotte allo stato laicale. In data 13 febbraio 2023 sono stati notificati alle monache del monastero “Maria Tempio dello Spirito Santo” di Pienza dei decreti emessi dal Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Societ di Vita Apostolica. – scrive in una nota la Diocesi -. Il Dicastero ha disposto il cambio della guida del Monastero, che rimane presso la villa del seminario.

La nuova badessa

A oggi non risulta che sia stata data esecuzione alle disposizioni dei decreti della Santa Sede. Ci auguriamo che presto si possa trovare un accordo che preservi il bene di tutti. Ma la speranza del vescovo si subito infranta in una risposta durissima di suor Diletta condivisa pare da tutte le consorelle. Nella quale si contesta non solo la Diocesi (che di fatto ha consegnato il decreto deciso dal Vaticano) ma la stessa Santa Sede perch nei decreti ci sarebbero anomalie giuridiche. Questa comunit monastica respinge ogni accusa – si legge – anche solo remota, di disubbidienza e resistenza, ai comandi dei legittimi Superiori. Insomma in altre parole le tredici sorelle non accettano il trasferimento della madre superiore e l’arrivo della nuova badessa. Che cosa succeder adesso? Indiscrezioni dai vertici ecclesiastici parlano di una serie di richiami ufficiali (cinque in tutti) dopodich scatter la riduzione allo stato laicale delle suore.

22 febbraio 2023 (modifica il 22 febbraio 2023 | 17:05)

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