Casa
di Valentina Iorio16 feb 2023
Stop del governo a sconto in fattura e cessione del credito. Cambia ancora il Superbonus con il decreto legge appena varato in Cdm. Il governo ha deciso di intervenire con un decreto in materia di cessione dei crediti di imposta e bloccare in futuro questa cessione alle regioni e ai comuni perch c’ stata una lievitazione dei crediti senza controllo a causa di una mancata pianificazione del governo precedente. Queste le parole del ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, nella conferenza stampa tenuta al termine del Consiglio dei Ministri.Per evitare ulteriori danni al debito pubblico e cittadini stato necessario intervenire: un’azione a tutela di imprese, cittadini e banche per impedire che una mancanza di controllo in passato provocasse danni all’economia, ha concluso.
Giorgetti: Bloccare gli effetti di una politica scellerata
Duro anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, per cui il dl sui crediti degli incentivi fiscali, cio dei bonus edilizi, una misura d’impatto che si rende necessario per bloccare gli effetti di una politica scellerata usata anche in campagna elettorale e che ha prodotto beneficio per alcuni cittadini ma posto alla fine in carico a ciascun italiano 2mila euro a testa. Questo il bilancio di questa esperienza. Il ministro ha aggiunto che nei prossimi giorni ci saranno incontri con le categorie per trovare tutte le forme possibili per sgonfiare questo fenomeno frutto di una politica poco avveduta.
Ance: 15 miliardi di crediti bloccati
L’Ance lancia per l’allarme rispetto alla stretta del decreto legge sul Pnrr che blocca la facolt degli enti pubblici di acquistare i crediti incagliati derivanti dai bonus edilizi, dopo che alcune regioni si erano attivate per venire incontro all’esigenza di liquidit delle imprese. Secondo le stime dell’Associazione nazionale costruttori edili ci sono oltre 15 miliardi di crediti bloccati e gli effetti macroeconomici potrebbero essere estremamente preoccupanti: 25.000 imprese a rischio fallimento e 130.000 posti persi nel settore delle costruzioni. Una situazione che provocherebbe problemi su circa 90.000 cantieri.
Ance: Serve una soluzione strutturale
Se il governo blocca l’acquisto dei crediti da parte degli enti pubblici che si stanno facendo carico di risolvere un’emergenza sociale ed economica sottovalutata dalle amministrazioni centrali, senza aver individuato ancora una soluzione strutturale, migliaia di imprese rimarranno definitivamente senza liquidit e i cantieri si fermeranno del tutto con gravi conseguenze per la famiglie, dichiara la presidente dell’Ance, Federica Brancaccio. Spero che si tratti di un errore. Non posso credere che il governo pensi di fermare il processo di acquisto dei crediti da parte delle Regioni senza prima aver individuato una soluzione strutturale che eviti il tracollo, aggiunge.
La proposta Ance-Abi
da ottobre che aspettiamo di capire come si pensa di risolvere una situazione che diventata drammatica: non ci rendiamo conto delle conseguenze devastanti sul piano economico sociale di una decisione del genere, sottolinea Brancaccio. Senza un segnale immediato da parte del governo su una soluzione concreta e strutturale per sbloccare i crediti rischiamo una reazione dura da parte di cittadini e imprese disperati. L’Ance ricorda che alcuni mesi fa insieme all’Abi aveva suggerito di permettere agli intermediari l’utilizzo di parte dei debiti fiscali raccolti con gli F24 in compensazione con i crediti ceduti dalle imprese.
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