Scuola: danni subiti da un allievo da parte di un’altro allievo

Ordinanza emessa dai giudici di Cassazione

Massima

1. L’ammissione dell’allievo a scuola determina l’instaurazione di un vincolo negoziale dal quale sorge a carico dell’istituto l’obbligazione di vigilare sulla sicurezza e l’incolumità dell’allievo nel tempo in cui questi fruisce della prestazione scolastica in tutte le sue espressioni e, quindi, di predisporre gli accorgimenti necessari affinché non venga arrecato danno agli alunni in relazione alle circostanze del caso concreto: da quelle ordinarie, tra le quali l’età degli alunni, che impone una vigilanza crescente con la diminuzione dell’età anagrafica; a quelle eccezionali, che implicano la prevedibilità di pericoli derivanti dalle cose e da persone, anche estranee alla scuola e non conosciute dalla direzione
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La Cassazione interviene sull’anzianità di servizio dei docenti a tempo determinato

Importante sentenza della Suprema Corte: la disciplina di diritto interno sul riconoscimento dell’anzianità di servizio dei docenti a tempo determinato poi definitivamente immessi nei ruoli, viola la clausola 4 dell’accordo quadro allegato alla direttiva 1999/70/CE.

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Importante sentenza in materia di permessi dalla casazione

Il diritto ad usufruire dei permessi di cui all’art. 33 della legge 104 costituisce un diritto del lavoratore non comprimibile

La Corte di Cassazione con la sentenza n. 4069/2018 ha finalmente affermato il principio, da sempre sostenuto dalla CISL Scuola, per cui il diritto ad usufruire dei permessi di cui all’art. 33 della legge 104 costituisce un diritto del lavoratore non comprimibile.

LA VICENDA
Una lavoratrice dipendente di Poste Italiane con orario di lavoro part-time verticale (8.30- 14,30 dal lunedì al giovedì), aveva lamentato in sede di merito come il datore di lavoro avesse riproporzionato, in considerazione del part-time verticale, da tre a due il numero di giorni di permesso

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Cassazione civile: il conducente dello scuolabus prima di ripartire deve accertarsi che gli alunni si siano allontanati dal mezzo

Cassazione civile: il condocente dello scuolabus prima di ripartire deve accertarsi che gli alunni si siano allontanati dal mezzoBimbo investito dallo scuolabus una volta riconsegnato alla madre, la

responsabilità è del conducente

Un bambino di quattro anni scende dallo scuolabus e muore qualche minuto dopo investito dallo stesso mezzo, dopo essere stato preso in custodia dalla madre. Chi è il responsabile della morte dello scolaro: l’autista o il genitore?
La Cassazione non ha dubbi: è il conducente. L’obiettivo di qualsiasi guidatore di mezzi adibiti al trasporto passeggeri deve infatti essere l’incolumità di passeggeri e pedoni non soltanto durante la marcia, ma anche nel momento immediatamente successivo allo scarico. Il faro è il Codice della strada: una volta condotto a destinazione lo scolaro, l’autista avrebbe dovuto adottare una serie … Continua a leggere

Alunno stappa lo spumante e colpisce la prof, nessun risarcimento dalla scuola

Alunno stappa lo spumante e colpisce la prof, nessun risarcimento dalla scuolaL’insegnante colpita ad un occhio dal tappo di una bottiglia di

spumante aperta da un alunno durante l’orario della lezione

La cassazione ha stabilito che la ricorrente, non ha diritto ad essere risarcita dalla scuola perché non c’è una responsabilità oggettiva a carico del datore di lavoro, ovvero alcuna violazione degli obblighi di comportamento imposti dalle norme di legge per prevenire infortuni sul lavoro. Lo hanno stabilito i giudici della sezione lavoro della Suprema corte  dichiarando inammissibile il ricorso.

In particolare la Suprema Corte ha ribadito che l’art. 2087 cod. civ. non configura una forma di responsabilità oggettiva a carico del datore di lavoro, non potendosi automaticamente desumere dal mero … Continua a leggere